Ultimo appello del Terzo Settore sulla Legge di Stabilità

Lo ha lanciato Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, durante un incontro convocato alla Sala Stampa della Camera dei Deputati, nell’imminenza dell’approvazione definitiva della Legge di Stabilità per il 2014. «Quello che chiediamo – ha affermato Barbieri – non è un lusso, ma l’essenziale che ci consenta la realizzazione di interventi efficaci»

Striscione a una manifestazione: "Il welfare non è un lusso"

Uno striscione esposto a una manifestazione svoltasi a Napoli

«Il nostro è un ultimo appello al Governo e alla Commissione Bilancio che in queste ore stanno valutando gli emendamenti alla Legge di Stabilità»: lo ha dichiarato Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, durante la conferenza stampa organizzata dal Forum stesso presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati (se ne legga la presentazione nel nostro giornale), voluta sostanzialmente per chiedere ai Parlamentari di restituire “stabilità” ai fondi per le politiche sociali, in vista dell’ormai imminente approvazione definitiva della Legge di Stabilità per il 2014.

«Già nelle scorse settimane – sono state le parole di Barbieri – avevamo giudicato il testo del Disegno di Legge come un bicchiere “mezzo vuoto”. Abbiamo riscontrato miglioramenti e un’inversione di tendenza rispetto al passato, sui temi del welfare e del Terzo Settore, ma sappiamo anche che in questa Legge si è lavorato sostanzialmente su riposizionamenti di ciò che era già stato previsto in precedenza e messo in discussione, perché rischiava di avere effetti disastrosi, nelle due precedenti Leggi di Stabilità. Abbiamo altresì trovato un’importante disponibilità da parte di molti Parlamentari e dall’Intergruppo del Terzo Settore, ciò che ha consentito la presentazione di tutte le proposte su cui abbiamo cercato di lavorare. E tuttavia moltissimi degli emendamenti avanzati non sono stati ammessi».
«Pensiamo – ha proseguito il portavoce del Forum – che ci debba essere una svolta significativa sul riconoscimento culturale del ruolo del Terzo Settore, dalla lotta alla povertà alla questione dell’IMU e dell’imposta di registro sul non profit, da un adeguamento importante del Fondo per le Politiche Sociali e del Fondo per l’Infanzia – che ha visto sottrarsi 10 milioni di euro -, al 5 per mille – unico strumento di sussidiarietà e di libertà delle organizzazioni -, dagli impegni sulle nuove tasse TASI (Tassa Servizi Indivisibili) e TARI (Tariffa Rifiuti), sino alle detrazioni che normalmente vengono applicate al Terzo Settore».

«Lo abbiamo già detto più volte – ha concluso Barbieri -, che su tutto manca una prospettiva di stabilità per gli anni a venire. E questa ci sembra una politica miope. Sarebbe infatti una grande opportunità quella di riuscire a scardinare un meccanismo che vede l’impossibilità di programmare i servizi, le prestazioni e le attività da parte del Terzo Settore, mettendoci invece nelle condizioni di farlo. Quello che chiediamo, in fondo, non è un lusso, ma l’essenziale che ci consenta la realizzazione di interventi efficaci». (A.M. e S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.

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