Un’Interpellanza Parlamentare sul 5 per mille

Le organizzazioni come l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), impegnate ormai da mesi su questo fronte, accolgono con favore l’Interpellanza Urgente rivolta al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia da oltre quaranta Parlamentari, per chiedere la stabilizzazione del 5 per mille, fondamentale strumento di sostegno al non profit e la cancellazione del tetto di spesa che lo riguarda

Realizzazione grafica dedicata al 5 per milleUn gruppo di oltre quaranta Parlamentari appartenenti a quasi tutte le forze politiche ha depositato il 10 gennaio scorso alla Camera dei Deputati un’Interpellanza Urgente (primo firmatario Luigi Bobba), indirizzata al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia, per chiedere la stabilizzazione del 5 per mille dell’IRPEF e la cancellazione del tetto di spesa, fissato a 400 milioni di euro dalla Legge di Stabilità per il 2014.
A sostegno di tale istanza vi è anche la recente relazione della Corte dei Conti denominata Destinazione e gestione del 5 per mille dell’Irpef (Deliberazione n. 14/2013/G), di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi e nella quale si propongono appunto una serie di soluzioni volte a sottolineare l’esigenza della stabilizzazione del 5 per mille, accompagnata dall’abrogazione del tetto massimo di spesa, oltreché la necessità di rendere più razionali, semplici e trasparenti le procedure per utilizzare questo fondamentale strumento di finanziamento del non profit.

Tra le Associazioni da molti mesi impegnate su questo fronte – anche con uno specifico appello al Governo lanciato in ottobre -, vi è l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), che oggi accoglie con favore l’iniziativa parlamentare la quale, come sottolinea Antonella Moretti, direttore generale dell’Associazione, «pone nuovamente l’argomento sul tavolo della discussione. Il nostro auspicio è che ora si faccia un passo avanti nella direzione indicata dalla Corte dei Conti poiché, per quanto concerne lo specifico dell’AISM e della nostra Fondazione FISM, l’attuale gestione del 5 per mille significa una perdita di 2 milioni e mezzo di euro di fondi da destinare alla ricerca sulla sclerosi multipla negli ultimi due anni». (B.E. e S.B.)

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