Si chiama Moletta la mascotte di EasyReading®

È infatti questo il nome scelto al termine di un concorso Facebook, per la simpatica talpa che è la mascotte di EasyReading®, il carattere ad alta leggibilità frutto dello studio e dell’elaborazione delle Edizioni Angolo Manzoni, strumento utile per tutti i lettori, ma soprattutto nei casi di disturbi specifici di apprendimento – come la dislessia – e di bisogni educativi speciali

Moletta e il mappamondo

Un simpatico disegno della talpa Moletta, mascotte del carattere ad alta leggibilità “EasyReading®”, che “consulta” un mappamondo

È una simpatica talpa e ha ora trovato anche un nome, la mascotte di EasyReading®, il carattere editoriale ad alta leggibilità, frutto dello studio e dell’elaborazione delle Edizioni Angolo Manzoni di Torino (designer Federico Alfonsetti), strumento di cui anche il nostro giornale si è già ampiamente occupato, evidenziandone l’utilità per tutti i lettori, ma soprattutto per i casi di disturbi specifici di apprendimento – come la dislessia – e di bisogni educativi speciali.

Il nome prescelto per la mascotte, al termine di un concorso lanciato in Facebook, che ha visto una trentina di candidature in gara, è stato dunque Moletta, che richiama il termine inglese Mole (talpa, appunto), proposto da Carmelo Di Salvo, aggiudicatosi il premio previsto, consistente in dieci libri in EasyReading®, editi naturalmente da Angolo Manzoni. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@angolomanzoni.it.

Disturbi specifici di apprendimento
Il più noto di essi è la dislessia della quale si parla in caso di difficoltà significativa nell’apprendimento della lettura in presenza di un livello cognitivo e di un’istruzione adeguati e in assenza di problemi neurologici e sensoriali. I bambini con dislessia sono intelligenti, non hanno problemi visivi o uditivi, ma non apprendono a leggere in modo sufficientemente corretto e fluido: infatti le loro prestazioni nella lettura risultano nel complesso molto al di sotto del livello che ci si aspetterebbe in base all’età, alla classe frequentata e al livello intellettivo generale. Queste difficoltà solitamente condizionano anche in modo pesante le prestazioni scolastiche.
Spesso alla dislessia sono associate ulteriori difficoltà, quali la disortografia, la disgrafia e, a volte, lievi difficoltà nel linguaggio orale (fatica a recuperare termini appropriati o a memorizzare parole nuove) e nel calcolo (soprattutto mentale, oppure nella memorizzazione delle tabelline).
Il problema della dislessia risulta evidente in seconda-terza elementare (alcuni segni si possono per altro già osservare nella scuola materna, come la presenza di significative difficoltà nel manipolare i suoni nelle rime, nelle filastrocche…).
Non sempre gli approfondimenti diagnostici vengono svolti tempestivamente (ancora tanti bambini accedono infatti ai servizi alla fine della scuola elementare o alla scuola media), a causa di una sbagliata interpretazione o sottovalutazione del problema. Si parla ad esempio ancora di pigrizia, demotivazione o disagio psicologico, problemi che senz’altro a volte possono essere associati al disturbo, ma che rappresentano dei correlati o delle conseguenze della dislessia, non la causa. Per ridurre l’interferenza di tali disturbi, è possibile ricorrere all’ausilio di strumenti compensativi e dispensativi, appositamente previsti dalla normativa italiana, ma attualmente poco usati.
Ad occuparsi di questo, nel nostro Paese, vi sono organizzazioni come l’AID (Associazione Italiana Dislessia) o forum come Dislessia On Line. Si legga anche, nel nostro giornale, una specifica scheda.

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