Un progetto contro la discriminazione dell’obesità

Usare il linguaggio mediatico dei giovani, per portare alla luce problemi sempre più diffusi e urgenti in àmbito scolastico: mira sostanzialmente a questo il Progetto “Fatti più in là”, che è la prima webserie interattiva contro la discriminazione dell’obesità, progettata dall’Associazione torinese Erreics, prodotto composto da video concatenati e fruibile come un videogame

Ragazzo obesoSi chiama Fatti più in là ed è la prima webserie interattiva contro la discriminazione dell’obesità, progettata dall’Associazione torinese Erreics e vincitrice del Bando Regionale Piemontese per la diffusione della cultura di parità e del principio di non discriminazione nel sistema educativo e nel mondo del lavoro.
Il prodotto, composto da video concatenati e fruibile come un videogame, è stato realizzato con la collaborazione degli studenti dell’Istituto IPSCTS C.I. Giulio di Torino e la versione completa di esso è già stata diffusa da qualche giorno attraverso un canale predisposto di YouTube e i social network.
Si tratta della prima iniziativa del genere dedicata al tema della discriminazione dell’obesità in fascia adolescenziale, che è finanziata dal Fondo Europeo e che è stata inserita come progetto di innovazione nel II Summit Europeo su stigma sociale e discriminazione basati sul peso, a cura del CIDO (Comitato Italiano per i Diritti delle persone affette da Obesità e Disturbi dell’Alimentazione).

In sostanza, tramite la fruizione della webserie, i ragazzi hanno avuto un ruolo primario nello svolgersi della storia virtuale, effettuando scelte attive che hanno influenzato l’andamento stesso della narrazione e permesso loro di verificare le conseguenze di ogni possibile azione.
La potenzialità del mezzo scelto (YouTube e Internet) è tale che un prodotto di fiction come una webserie ha la concreta possibilità di creare attorno a sé l’interesse generale del target, attraverso un’interazione e un confronto sulle scelte effettuate negli episodi e sulla narrazione, favorendo un vero e proprio “fenomeno virale”, che sempre più caratterizza le esperienze della comunicazione digitale tra i giovani.
«Parlare ai giovani – sostiene Giada Giustetto, vicepresidente di Erreics e coordinatrice del progetto – è sempre più difficile. Abbiamo quindi scelto di usare il loro linguaggio mediatico per portare alla luce problemi sempre più diffusi e urgenti in àmbito scolastico».
«Il risultato è stato inaspettato – aggiunge Elvira Larizza, medico e presidente di Erreics – e la partecipazione emotiva di questi ragazzi al tema delle tante discriminazioni di sesso, genere, spazio, linguaggio cui sono sottoposte le persone obese ci rende ottimisti sul futuro e sul recupero di una cultura della non discriminazione».

I risultati della webserie – che grazie alla collaborazione di GTT (Gruppo Torinese Trasporti), viene anche diffusa negli spazi della metropolitana cittadina e presentata come notizia su tutte le linee – verranno presentati giovedì 30 gennaio (Cinema Massimo 1 di Torino, ore 10) alla Città, alle Istituzioni e alle scuole della Regione che hanno partecipato al progetto, insieme a una serie di considerazioni sull’efficacia del prodotto interattivo nel campo dell’obesità. (Rosa Revellino)

La discriminazione: il lato oscuro dell’obesità
La discriminazione, a vari livelli, può essere sia un’azione consapevole sia il risultato di abitudini culturali e pregiudizi sociali: dalle apparecchiature sanitarie talvolta inadeguate a effettuare esami su persone obese, ai luoghi quotidiani, come ad esempio banche, bagni pubblici, cinema, in cui lo spazio pensato per la fruibilità collettiva sembra tagliare fuori gli obesi; fino alla scuola, in cui la condizione di obesità, spesso discriminata e bersaglio di bullismo, ha degli effetti profondi sulla qualità della vita delle persone.
L’idea del Progetto Fatti più in là nasce infatti con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti per prevenire comportamenti discriminatori, denigratori e di violenza psicologica e/o fisica nei confronti di persone e soprattutto di adolescenti in sovrappeso e obesi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce infatti nell’obesità un problema di salute pubblica e una patologia in forte crescita, ad alto impatto di mortalità e ormai tipizzata durante l’infanzia e l’adolescenza. Secondo il Ministero della Salute, essa è inoltre causa di disuguaglianze sociali.

Erreics ONLUS
Si tratta di un’Associazione di recente costituzione, ideata, voluta e animata da un gruppo di professionisti, eterogeneo per età e competenze, esperti nelle specifiche aree in cui la ONLUS intende muoversi.
Gli obiettivi principali sono quelli di realizzare e sviluppare attività nel campo della formazione, del sostegno e dell’orientamento, della promozione della cultura, dell’educazione alla salute e della tutela e libertà d’informazione.
Immigrati soggetti a una potenziale emarginazione sociale, anziani privi di caregiver, donne che vivono situazioni critiche, bambini con disabilità, adolescenti a rischio e le loro famiglie: questi sono tutti i soggetti che Erreics intende abbracciare e coinvolgere nelle proprie iniziative.
Tra gli altri, come strumenti privilegiati di intervento, figurano uno sportello di ascolto, counselling e orientamento, l’organizzazione di laboratori, corsi di formazione e insegnamento, percorsi didattici nelle scuole, l’allestimento di mostre, convegni e reading teatrali legati al tema del disagio.
In ambito editoriale, inoltre, vi è l’intenzione di creare percorsi di didattica della salute e di pubblicare testi dedicati alla disabilità e alle differenze.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: rosarevellino@gmail.com.

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