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E a Napoli non si può più andare a scuola!

Febbraio 2014: protesta dell'Associazione Tutti a Scuola

Un’immagine della protesta dell’Associazione Tutti a Scuola, presso il Comune di Napoli

«Da oggi è ufficiale – scrive Antonio Nocchetti, presidente dell’Associazione Tutti a Scuola di Napoli, in un articolo pubblicato da “Il Fatto Quotidiano” -, e lo testimonia un documento inviato al rappresentante dei genitori: nel Liceo Artistico statale del 47° Distretto Scolastico di Napoli, in assenza del servizio di assistenza materiale per gli alunni con disabilità, le soluzioni individuate dalla scuola potranno essere le seguenti: “un genitore o un familiare in servizio permanente a scuola per rispondere ai bisogni dell’alunno non autosufficiente” (!) oppure “la creazione di un fondo costituito grazie all’autotassazione dei genitori per pagare un assistente privato” (!)». «Cos’altro aggiungere – prosegue Nocchetti – all’“Apocalisse” dei diritti dei più deboli? Giriamo l’ interrogativo al prossimo Ministro dell’Istruzione».

Chiaro e dettagliato è il quadro della situazione, fotografato dal Presidente di Tutti a Scuola, che spiega come «nelle scuole materne comunali e superiori di Napoli, oltre 240 alunni con disabilità non autosufficienti, da lunedì 17 febbraio non possano più frequentare la scuola. In sostanza è accaduto quello che nella nostra città si ripete ogni giorno, ovvero che le aziende creditrici verso il Comune rinunciano a proseguire nelle loro attività, a causa dei mancati pagamenti. Nel caso specifico siamo al cospetto di un servizio essenziale che le scuole lasciano svolgere per un inspiegabile accordo mai scritto con il Ministero, a dei lavoratori precari che consentono ai bambini con disabilità di spostarsi, mangiare o fare la pipì. Servizi essenziali, appunto, per la vita degli alunni con disabilità».
«Si tratta per altro – aggiunge Nocchetti – di cooperative che già dal mese di novembre del 2012 non ricevono un centesimo dal Comune di Napoli, impegnando circa cento lavoratori i quali, nella migliore delle condizioni, se lavorano tutti i giorni e non si ammalano mai, guadagnano circa 900 euro al mese!».

Già da qualche giorno, quindi, i genitori dell’Associazione Tutti a Scuola hanno iniziato una protesta, dai toni clamorosi, che intendono protrarre fino alla risoluzione della vertenza. «Tutte le mattine – spiega infatti Nocchetti – alcuni studenti disabili impossibilitati a frequentare la scuola perché privi di assistenza chiederanno assieme ai loro genitori di trascorrere l’intera giornata assieme al sindaco De Magistris. Ovviamente si recheranno a giorni alterni anche dal direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouchè, per sollecitare un’assunzione di responsabilità da parte del Ministero». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@tuttiascuola.org.

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