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Il welfare come bene comune

Incontro "Il welfare come bene comune", Lecco, 28 febbraio 2014

Il tavolo dei relatori all’incontro di Lecco

Ha avuto un ottimo esito il convegno intitolato Il welfare come bene comune, tenutosi a Lecco il 28 febbraio scorso, anche grazie all’autorevole partecipazione di Chiara Saraceno, una delle più note sociologhe italiane, attualmente ricercatrice presso il Centro di Scienze Sociali di Berlino.
L’incontro – cui sono intervenuti numerosi rappresentanti istituzionali del territorio – rientrava nell’àmbito del ciclo di appuntamenti denominato Aspettando Manifesta il cui obiettivo è quello di affrontare in chiave interdisciplinare aspetti diversi sul tema del Terzo Settore in relazione alle esigenze del territorio. L’evento Manifesta 2014, infatti, si svolgerà presso il Palataurus di Lecco dal 16 al 18 maggio prossimi, all’insegna di un rinnovato sforzo organizzativo da parte sia delle Associazioni promotrici che delle Istituzioni.
«Con questo incontro – ha dichiarato in tal senso Angelo Vertemati, presidente del SoLeVol, il Centro di Servizio per il Volontariato di Lecco e Provincia – ci siamo proposti di costruire un percorso di avvicinamento a Manifesta, affrontandone sin d’ora le principali tematiche sociali. Credo fermamente che il fattivo confronto tra i relatori istituzionali di questo tavolo sia necessario per dare avvio alla creazione di un vero welfare di tutti e per tutti. Questo è il tema di oggi e sarà il filo conduttore di Manifesta 2014».

Come dunque attuare al meglio il principio di sussidiarietà, in una prospettiva di stretta collaborazione con le Associazioni del Volontariato e del Terzo Settore, come sviluppare un nuovo patto per il sociale, una nuova idea di responsabilità collettiva che tenga insieme libertà e uguaglianza, sviluppo economico e sviluppo sociale: queste sono state le tematiche affrontate durante l’incontro.
«Il welfare come bene comune – ha sottolineato Chiara Saraceno – è anzitutto un fattore indispensabile per lo sviluppo della nostra società, troppo spesso messo in secondo piano rispetto ad altre tematiche. Inoltre, il welfare così inteso dev’essere una pratica comune che coinvolga tutti noi, sia in veste di cittadini attivi che in quanto membri di una collettività. E per la capacità di costruire relazioni, di avvicinare i bisogni e di proporre stili di vita alternativi, il Volontariato, il Terzo Settore e le Istituzioni giocano un ruolo fondamentale nell’educare a questo concetto di welfare». (S.M.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Tramite R.P. & Comunicazione (Sandra Marchetti), s.marchetti@tramitecomunicazione.it.

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