Le persone con autismo si laureano (pochissimo)

«Chi conosce l’autismo da vicino e per davvero – sottolinea Laura Imbimbo, consigliera di Gruppo Asperger ONLUS e della Federazione FANTASIA – ha sconsolatamente avuto conferma, leggendo i vari articoli di questi giorni, riferiti al giovane laureatosi all’Università di Padova, che dell’autismo si sa ancora davvero ben poco!»

Particolare di volto di donna con espressione severaChi conosce l’autismo, da vicino e per davvero, ha sconsolatamente avuto conferma – leggendo i vari articoli dei giorni scorsi, riferiti al giovane laureatosi all’Università di Padova – che dell’autismo si sa davvero ben poco!
Questa condizione, infatti, riguarda bambini, giovani e adulti con quadri clinici estremamente variegati. Secondo il recente DSM V, la “bibbia” della psichiatria mondiale [DSM V sta per “Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders”, quinta edizione, N.d.R.], la disabilità cognitiva – termine preferibile a “ritardo mentale” – non è neanche uno dei sintomi necessari per giungere a una diagnosi di autismo.
Esistono quindi molti giovani con autismo che “potrebbero” laurearsi perché hanno quozienti intellettivi nella norma – o superiori -, ma che non ci riescono per via delle caratteristiche tipiche dell’autismo, che sono anche quelle più invalidanti, e cioè enormi difficoltà nella comunicazione e nella vita di relazione.
Questi giovani non hanno bisogno di un computer e di un facilitatore, ma di un ambiente universitario preparato e competente. Talvolta succede che qualcuno si laurei, tra enormi difficoltà, ma anche per lui la vita adulta sarà piena di difficoltà e frustrazioni.

Vivere però in un mondo che dell’autismo conosce solo storie terribili o favole mirabolanti non permette a chi ne è colpito una vita piena e dignitosa. In Italia, queste centinaia di migliaia di persone non riescono a sviluppare le loro potenzialità. Qualsiasi sia il loro “livello intellettivo”.
Chi dunque conosce l’autismo, da vicino e per davvero, leggerà quegli articoli sul giovane laureatosi all’Università di Padova e sospirerà. Poi tornerà al lavoro quotidiano di sempre, che non conosce fama, ma la fatica e le enormi piccole soddisfazioni di chi fa con tenacia il proprio dovere, di genitore, di professionista, di persona con autismo.

Consigliera di Gruppo Asperger ONLUS e di FANTASIA (Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle Persone con Autismo e Sindrome di Asperger).

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