Politiche sociali a Milano: chi sostituirà la Provincia?

Chi gestirà le competenze della Provincia di Milano, che dal 25 maggio uscirà dal suo funzionamento ordinario, a sostegno dei lavoratori e degli studenti con disabilità? E chi continuerà a svolgerne il ruolo di stimolo alla ricerca e alla crescita culturale sul mondo della disabilità? Se lo chiedono preoccupati i rappresentanti della LEDHA, in una fase in cui resta ancora tutto da definire il passaggio alla “Città Metropolitana” di Milano

Milano, Palazzo Isimbardi, sede della Provincia

Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano

Quale sarà il futuro delle politiche sociali nella “Città Metropolitana” di Milano? Chi gestirà le competenze della Provincia in materia di sostegno all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, di supporto all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità sensoriale e delle scuole superiori?
Sono questi i principali interrogativi che Franco Bomprezzi, presidente della LEDHA e Marco Rasconi, presidente della LEDHA Milano – componenti lombarde della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – hanno posto ai rappresentanti della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Milano, in vista del futuro scioglimento dell’istituzione di Palazzo Isimbardi.

Dal prossimo 25 maggio, infatti, la Provincia di Milano uscirà dal suo funzionamento ordinario per entrare in un regime di commissariamento. Un percorso che porterà alla nascita e all’implementazione della futura Area Metropolitana, ma che presenta ancora molte incognite, sia dal punto di vista amministrativo, sia da quello normativo.
«Della futura Città Metropolitana – scrivono in una lettera aperta i rappresentanti della LEDHA – non conosciamo ancora i confini e, con precisione, le competenze, le funzioni e le modalità di funzionamento e l’avvio del regime di commissariamento è un passaggio delicato che ci preoccupa. La Provincia di Milano, infatti, analogamente alle altre Province lombarde, è depositaria di alcune competenze specifiche che coinvolgono la vita delle persone con disabilità i cui diritti le nostre Associazioni rappresentano». Supporto all’inserimento lavorativo per le persone con disabilità e all’inclusione scolastica degli studenti con disabilità sensoriale e di tutti gli studenti con disabilità delle scuole superiori, oltre alla promozione dell’aggiornamento professionale degli operatori sociali sono infatti, come già accennato, competenze specifiche della Provincia.
Inoltre, accanto alla gestione di queste aree di intervento, la Provincia di Milano, aggiungono Bomprezzi e Rasconi, «ha storicamente svolto un ruolo di sostegno alla ricerca e alla crescita culturale del mondo della disabilità. Un ruolo che negli ultimi dieci anni ha attraversato amministrazioni di diverso colore politico, affiancandosi alle realtà associative nella funzione di informazione e sensibilizzazione sui diritti umani delle persone con disabilità, attraverso proposte di carattere culturale di grande spessore».
Il timore della LEDHA e della LEDHA Milano è dunque che questo patrimonio di esperienze, competenze e conoscenze possa andare disperso in nome di un’affrettata e superficiale “spending review”. «Si tratterrebbe – concludono gli esponenti della LEDHA – di una perdita di incalcolabile valore, che renderebbe il territorio milanese più povero e ancor meno coeso. Sollecitiamo quindi la vostra attenzione affinché la nascita della Città Metropolitana sia l’occasione non solo per salvaguardare questo patrimonio collettivo, ma anche per creare le premesse di un suo ulteriore sviluppo». (Ufficio Stampa LEDHA)

Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@ledha.it.

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