La cultura della disabilità diventi una cultura di governo

«Siamo in presenza di una triplice novità – scrive Alfio Desogus, presidente della FISH Sardegna, commentando la nomina di Claudia Firino, donna con disabilità, alla carica di Assessore della Regione Sardegna – ovvero di una donna direttamente proveniente dal mondo della disabilità la cui condizione non ne ha precluso l’impegno in un àmbito diverso dall’ormai scontato settore dei Servizi Sociali. Si tratta certamente di una grande occasione»

Claudia Firino

Claudia Firino, donna con disabilità, è la nuova responsabile dell’Assessorato Regionale Sardo della Pubblica Istruzione, dell’Informazione, dei Beni Culturali, dello Spettacolo e dello Sport

Ci sono volute ben quattro settimane per varare la nuova Giunta Regionale della Sardegna, che si insedierà a giorni, perché l’ufficializzazione dell’elezione dei singoli Consiglieri è stata piuttosto laboriosa e perfino contrastata. Come da più parti chiarito, la causa di quanto avvenuto risiede nel modo di legiferare e nelle conseguenti “lenzuola” rappresentate dalle schede elettorali, che hanno prodotto numerosi errori e disorientato anche i più esperti elettori. Ma pur tra mille difficoltà, alla fine si è costituito il nuovo Consiglio, che risulta fortemente rinnovato (nella Commissione Sanità, ad esempio, la stragrande maggioranza dei precedenti Consiglieri non è stata rieletta).
Forse soffia aria nuova, ma la novità che in questi giorni ci sembra più interessante è la presenza in giunta di un’Assessora che vanta un’esperienza nell’associazionismo da noi animato. La nuova responsabile, infatti, dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, dei Beni Culturali, dell’Informazione, dello Spettacolo e dello Sport è Claudia Firino, una donna con disabilità che anni addietro è stata dirigente della UILDM Regionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofìa Muscolare).

Siamo in presenza di una triplice novità: una donna direttamente proveniente dal mondo della disabilità la cui condizione non ne ha precluso l’impegno in un àmbito diverso dall’ormai scontato settore dei Servizi Sociali. Oltre infatti a quello della Pubblica Istruzione, parliamo di Beni Culturali, di Informazione, Spettacolo e Sport, tutti settori cui oggi faticosamente le persone con disabilità tentano di accedere in maniera più estesa e diffusa, esprimendo meglio le proprie propensioni e raggiungendo in modo crescente notevoli risultati, non più relegati all’“aiuto”, all’utenza sociale e riabilitativa, ma persone attive e protagoniste in àmbiti che un tempo si ritenevano circoscritti alle persone dotate di tutte le abilità.
Questo è un primo messaggio di grande rilevanza, una vera svolta, perché la presenza di Claudia Firino costituirà oggettivamente una critica permanente per l’organizzazione, per la logistica e per il modo stesso di collaborare alle decisioni di governo. E forse una carrozzina potrà diventare un grimaldello che farà saltare antichi moduli organizzativi e metterà in situazione di precarietà modi di fare politica basati su vetuste concezioni della disabilità.

Ritengo che per noi persone con disabilità si tratti di una gigantesca occasione per imprimere a molte attività umane la qualità dell’universalità. Come organizzazioni sociali, dobbiamo pertanto approfittarne, per connotare le scelte e dare i segni pratici utili a far sì che l’adozione di precise soluzioni vadano a favore di tutti senza distinzioni di condizione personale.
La sensibilità della nuova Assessora si combinerà con le nostre esperienze di vita. Il rapporto fra Governanti e Governati diventerà un rapporto alla pari, perché accomunati dalla similarità dei percorsi e dall’universalità degli obiettivi da sempre perseguiti.
Con la nuova Assessora dovremo inoltre disporci non come rivendicatori, ma come promotori di azioni proficue e come costruttori di soluzioni avanzate che dovranno assurgere a paradigma per altri territori e per altre Istituzioni democratiche.

Del resto, la propensione alla ricerca e alla sperimentazione di soluzioni innovative fa parte della nostra sfida nella quotidianità. Quelle sperimentazioni e quelle progettazioni dobbiamo riuscire a trasferirle nell’Istituzione e tradurle in qualità e in un modo nuovo di concezione della vita e dei rapporti sociali.
Punteremo perciò a rimettere in discussione scelte che in questi anni ci hanno discriminato e ci hanno messo in difficoltà o relegato ai margini della società. Ci disporremo con coerenza e coraggio per qualificare i processi di istruzione, superando quelle scelte che escludono i ragazzi dalla partecipazione alle attività scolastiche, come è avvenuto e avviene tuttora con la fornitura delle LIM (Lavagne Interattive Multimediali) o con i tablet inaccessibili.
Sosterremo con forza il rafforzamento della cultura digitale, l’accessibilità dei siti archeologici, il sostegno alle attività sportive per le persone con disabilità e condivideremo tutte le azioni che incrementeranno la creatività e la fruibilità dello spettacolo.

Troppo ambiziosi e troppo entusiasti? Può darsi, ma siamo sicuri che riusciremo a ottenere molte risposte qualificanti e proficue. Ne siamo sicuri perché nel nostro intimo siamo certi della sensibilità dell’assessora Firino e perché siamo rincuorati nel nostro indomabile ottimismo. Noi comunque ci proveremo, anche perché è nel nostro interesse ed è una nostra responsabilità verso i concittadini sardi.
Forza Claudia! Non sei sola perché porti con te le esperienze e le aspettative di tutti noi.

Presidente della FISH Sardegna (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

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