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L’approccio multidisciplinare nella diagnosi prenatale

Disegno di omino che guarda il DNA con una lenteTra i vari appuntamenti di cui stiamo dando notizia in questi giorni, promossi in occasione della Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down del 21 marzo, ne segnaliamo uno oggi di particolare sostanza, grazie anche all’autorevolezza di coloro che vi interverranno.
Si tratta del convegno intitolato L’approccio multidisciplinare nella diagnosi prenatale: le informazioni, la consapevolezza e le scelte, in programma per sabato 22 marzo a Lecce (Grand Hotel Tiziano, ore 9-13), a cura dell’AIPD locale (Associazione Italiana Persone Down), centrato su un tema del tutto in linea con quello prescelto per la Giornata Mondiale di quest’anno (Salute e benessere – Accesso e uguaglianza per tutti).

«Con questa iniziativa – spiega Maria Teresa Calignano, presidente dell’AIPD di Lecce – vogliamo porre l’attenzione sull’importanza della diagnosi prenatale, sulla valenza della ricerca scientifica e sugli alti livelli raggiunti da quest’ultima, che aprono prospettive diverse per il futuro, senza per altro mai dimenticare la necessità di evitare il rischio di possibili “derive eugenetiche” [di selezione della specie, N.d.R.]».
«La consulenza genetica – sottolinea ancora Calignano – è un tema molto delicato che coinvolge non solo i genitori, ma anche i fratelli e/o altri componenti familiari. È quindi indispensabile che le famiglie possano ricevere una corretta informazione e una presa in carico globale, mentre invece accade spesso che i genitori vengano lasciati soli dinanzi a una diagnosi. Con l’incontro del 22 marzo, quindi, ci proponiamo di dare visibilità alla necessità di un approccio multidisciplinare che accompagni, con sensibilità e professionalità, a una scelta il più consapevole e informata possibile».

Aperto dai saluti della stessa Calignano e di Mario Berardi, presidente nazionale dell’AIPD, il convegno sarà moderato dalla giornalista Chiara Micoccio e vi interverranno Bruno Dallapiccola, genetista e direttore scientifico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma (Genetica: diagnosi, prevenzione e predizione); Mario Signore, ordinario di Filosofia Morale alla Facoltà di Economia dell’Università del Salento di Lecce (Salute e benessere della persona. Fondamenti antropologici); Luigia Morciano, dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria (Unità di Terapia Intensiva Neonatale), Servizio di Genetica Medica dell’Azienda Ospedaliera Cardinale Giovanni Panico di Tricase (Lecce) (La forza della comunicazione per sostenere un bisogno); Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’AIPD (Genitori e figli protagonisti e il ruolo delle Associazioni); la già citata Maria Teresa Calignano, presidente dell’AIPD di Lecce (Consulenza genetica e processo decisionale).
Sono previste inoltre le testimonianze di Alessandra Cappello, Monica Giannelli e Gianni Tafuro, persone con sindrome di Down e sono stati invitati Elena Gentile, assessore al Welfare della Regione Puglia, Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce, Paolo Perrone, sindaco di Lecce e Valdo Mellone, direttore generale dell’ASL locale.

Ci piace infine concludere con la bella frase del noto sociologo e filosofo Zygmunt Bauman, scelta dagli organizzatori dell’incontro, per aprirne la brochure presentativa: «Se mai può esistere una comunità nel mondo degli individui, può essere (ed è necessario che sia) soltanto una comunità intessuta di comune e reciproco interesse; una comunità responsabile, volta a garantire il pari diritto di essere considerati esseri umani e la pari capacità di agire in base a tale diritto».  (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: aipdlecce@comenoi.it.

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