«La burocrazia rischia di uccidere il volontariato. E in ballo non ci sono solo i valori, ma anche la nostra salute. Per questo siamo solidali con le centinaia di volontari dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) e delle Misericordie che hanno manifestato pacificamente a Roma, di fronte a Palazzo Montecitorio, per difendere il diritto alla salute e contro la disdetta di società Autostrade per l’Italia, dopo lo stop all’esenzione dei Telepass per le ambulanze e i mezzi di soccorso».
Con queste parole, Edoardo Patriarca, presidente del CNV (Centro Nazionale per il Volontariato), e presente anch’egli in Piazza Montecitorio a Roma, ha voluto fornire il proprio pieno sostegno all’iniziativa denominata #Fermitutti, organizzata all’insegna dello slogan «In Italia il 70% del soccorso sanitario è garantito dai volontari, ma il nostro operato è sempre più difficile».
«Fortunatamente – dichiara Patriarca – con la proroga della Società Autostrade fino a luglio è stato ottenuto un primo risultato concreto. E un segnale positivo sembra arrivara anche dalla politica, dal momento che in piazza a Roma, insieme al capo dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli e a Laura Boldrini, presidente della Camera, c’erano anche molti parlamentari. Ma c’è ancora tanto da lavorare. Perché oltre a quella del pedaggio autostradale, restano altre questioni da risolvere: dall’aumento del peso delle ambulanze all’affidamento dei servizi, dalla stabilizzazione del 5 per mille alla riforma del Servizio Civile, fino alla definizione della figura del volontario soccorritore e al trasporto dei familiari sulle ambulanze. Ci saranno Interrogazioni Parlamentari e discussioni nell’àmbito della Commissione Trasporti. Quel che più conta, però, è difendere la nostra salute e riconoscere il valore del volontariato sanitario». (S.B.)
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