Sessualità e disabilità sulle tracce di Bruno Tescari

Sarà infatti proprio una ricerca pubblicata alcuni anni fa dall’indimenticato Bruno Tescari (“Accesso al sesso. Il Kamasabile”) lo spunto di partenza dell’omonimo convegno organizzato oggi, 26 maggio, presso il IX Municipio di Roma, dalla Lega Arcobaleno, organizzazione voluta a suo tempo dallo stesso Tescari

Persona sfuocata sullo sfondo, dietro ai raggi di una ruota«Da una ricerca effettuata e pubblicata da chi scrive, risulta non solo la vastità del problema, ma anche le grandi difficoltà che si incontrano per risolverlo, sia da parte dei disabili sia da parte dei familiari. Difficoltà che derivano in parte dalle stesse limitazioni fisiche del disabile, ma soprattutto dal non sapere come agire da parte del familiare: tabù sociali e religiosi, difficoltà pratiche di intraprendere relazioni, imbarazzo nel chiedere e nell’esaudire, prototipi del sessualmente “bello e sano”, eccessivo pudore nel parlarne e a volte nel praticarlo da parte dei familiari, timore di futuri abbandoni del/della partner. E così le persone con disabilità fisica grave o mentale sono quasi sempre private di un diritto umano fondamentale: la realizzazione della sessualità e delle sue pulsioni, una condanna che suona come “un ergastolo”».
Sono parole dedicxate alla questione della sessualità e dell’affettività delle persone con disabilità, scritte qualche anno fa, su queste stesse pagine, dall’indimenticato Bruno Tescari, uno dei fondatori della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), promotore a Roma della Lega Arcobaleno, scomparso nel 2012. E sarà ora proprio quella ricerca cui egli si riferiva (Accesso al sesso. Il Kamasabile) a dare lo spunto all’omonimo incontro in programma per oggi, 26 maggio, a Roma (Sala Consiliare del IX Municipio, Viale Ignazio Silone, I Ponte, ore 15), organizzato dalla stessa Lega Arcobaleno (sottotitolo …dal libro di Bruno Tescari, per riflettere su temi ancora tabù).

«Oggi – spiega Anna Benedetti, presidente della Lega Arcobaleno – parlare di disabilità, affettività e sessualità è diventato “di moda”: se ne discute nei convegni, in TV, vi è persino un Disegno di Legge, depositato al Senato, Disposizioni in materia di sessualità assistita per persone con disabilità, che prevede la figura professionale dell’“assistente sessuale”. Ultimamente, poi, hanno fatto scalpore due film sull’argomento, The Special Need di Carlo Zoratti e The Sessions di Ben Lewin. Bruno Tescari aveva iniziato nel 2007 a promuovere questo argomento, a proporlo nei convegni, nei dibattiti, nelle scuole, e nelle Associazioni perché, diceva, “fare sesso è un diritto umano e non è possibile che il pregiudizio, la paura e l’egoismo di pochi, a volte impediscano alle persone con disabilità di vivere la loro sessualità come possono e vogliono”».
«Da subito – prosegue Benedetti -, Tescari parlò chiaramente, senza false ipocrisie, senza frapporre veli peccaminosi e ambigui, ma affrontando l’argomento con naturalezza. “ Se sono qui – ripeteva spesso – è perché mamma e papà quel giorno hanno fatto sesso e… dopo nove mesi sono nato io! Non c’è cosa più bella e santa! L’inizio di una vita!». Ma allora perché non si può parlare serenamente di sesso e perché spesso si continua ad affrontare l’argomento con un sorrisetto o con battutine? E nei casi in cui le difficoltà motorie o intellettive rendono obiettivamene più difficile l’agire, cosa si potrebbe fare? Cosa fanno le persone con disabilità gravissima?».
«Vogliamo quindi – conclude la Presidente della Lega Arcobaleno – continuare a portare avanti questo modo di affrontare i problemi, con chiarezza e linearità, chiamando le cose con il loro nome. Si tratta di una battaglia culturale che deve partire dal basso, dalla vita delle persone, mettendo in primo piano i loro veri bisogni e il loro diritto di scelta».

In tal senso, il convegno presso il IX Municipio di Roma affronterà l’argomento sotto tanti punti di vista, con varie sfaccettature e diversi protagonisti, ma tenendo sempre la barra puntata verso il diritto di scelta delle persone con disabilità a vivere la propria vita sessuale, pur con le rispettive limitazioni. E come punto di partenza, naturalmente, quel libro di BrunoTescari – Accesso al sesso. Il Kamasabile – che raccoglieva esattamente le interviste a ventitré persone con disabilità o ai loro genitori.
All’incontro saranno presenti per Roma Capitale Daniele Ozzimo, assessore al Lavoro, alla Casa e all’Emergenza Abitativa ed Erica Battaglia, presidente della Commissione Politiche Sociali, insieme ad Antonio Bertolini, delegato del Sindaco alla Sanità per la ASL RM C, Laura Crivellaro e Sonia Cardillo, rispettivamente assessore alla Cultura vicepresidente della Commissione Politiche Sociali nel Municipio IX e Gianluca Quadrana della Commissione Affari Sociali Regione Lazio.
I relatori saranno poi (in ordine di intervento): Andrea Santoro, Carla Vincenti e Andrea Gargano, presidente, assessore alle Politiche Sociali e presidente del Consiglio del IX Municipio, la già citata Anna Benedetti, presidente della Lega Arcobaleno, Salvatore Nocera del Mo.VI. (Movimento di Volontariato Italiano), Luciana Gennari, presidente della Consulta della Disabilità del IX Municipio, Marcello Tomassetti, sessuologo e autore di una delle prefazioni del libro di Bruno Tescari Accesso al sesso. Il Kamasabile, Dino Barlaam, presidente della FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, Tiziana Biolghini, sociologa e autrice di un’altra prefazione del citato libro di Tescari e Mara Tescari della Lega Arcobaleno. (S.B.)

Per approfondire sui temi trattati in questa presentazione, suggeriamo di fare riferimento a quanto pubblicato dal nostro giornale, in calce al testo La sessualità e la “banalità del bene” di Simona Lancioni. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: annabenedetti@tin.it.

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