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Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità

Immagine di copertina del libro "Raccontiamo noi l'inclusione. Storie di disabilità"

L’immagine scelta per la copertina del libro “Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità”

Verrà presentato venerdì 26 settembre (ore 17.30), presso i locali della Biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati Spontini (Ancona), in collaborazione con la locale Amministrazione Comunale, il nuovo libro del Gruppo Solidarietà, intitolato Raccontiamo noi l’inclusione. Storie di disabilità, testo che propone – divise per àmbiti di approfondimento – una serie di interviste centrate su persone con disabilità (sensoriale, motoria, intellettiva) e sui loro familiari, un paio delle quali sono state già pubblicate in anteprima dal nostro giornale (le si legga qui e qui).
«Si tratta di un percorso anche di tipo storico – come si legge in una nota del Gruppo Solidarietà – nel quale il racconto si snoda con adolescenze vissute nei primi Anni Cinquanta, e nei primi anni del nuovo secolo. Uno spaccato nel quale si può leggere l’evoluzione della cultura e delle politiche nei confronti delle persone con disabilità, su temi che vanno dalla scuola al lavoro, dal tempo libero ai servizi, facendo emergere speranze e difficoltà, gioie e frustrazioni, con messaggi di grande intensità che dovrebbero aiutare tutti a costruire percorsi sempre più inclusivi».

Come scrive nella postfazione Roberto Mancini (altri contributi presenti nel libro sono quelli di Andrea Canevaro e Mario Paolini): «La lezione che scaturisce da Raccontiamo noi l’inclusione è quella che tutti siamo presi dentro una paralisi relazionale e culturale, etica e civile finché non rompiamo l’isolamento e scopriamo le persone intorno a noi, per affrontare insieme quei pesi (malattia, isolamento, frustrazione, fallimenti) che hanno il potere di toglierci il sorriso e di chiuderci il cuore».
«Questo volume – scrive invece nell’ Introduzione Gloria Gagliardini, curatrice delle interviste – è il risultato di un progetto che avevamo da tempo. Personalmente avevo la curiosità di conoscere le persone in modo più autentico, più vivo, mettermi in ascolto delle loro storie e capire, indagare, conoscere chi realmente abbiamo attorno e come vivono – se la vivono – quella che noi chiamiamo “inclusione”. Un’esigenza di spegnere per un attimo le nostre interpretazioni della realtà e dare spazio a ciò che mancava: il loro punto di vista, la loro verità».
E in linea con queste ultime parole, anche la presentazione del 26 settembre è stata pensata soprattutto come “ascolto”: vi verranno letti, infatti, alcuni brani del libro, secondo le varie aree tematiche, cui seguiranno brevi riflessioni da parte di persone confrontantesi a vario titolo con “il tema”. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti accedere al sito del Gruppo Solidarietà, alla Sezione dedicata alle pubblicazioni, o scrivere a: grusol@grusol.it.

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