L’incapacità delle Istituzioni non si può pagare con vite umane

Mentre plaude alla «grande lezione di civiltà che tanti volontari di protezione civile e singoli cittadini stanno dando a Genova», colpita dalle esondazioni dei giorni scorsi, il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore sottolinea che «le risorse per la messa in sicurezza di zone a così alto rischio idrogeologico devono essere una priorità per chi governa, così come il fatto che quanto già erogato non può rimanere fermo a causa di lungaggini amministrative»

Volontari ripuliscono dal fango le strade di Genova

Volontari ripuliscono dal fango le strade di Genova

«Assistere al ripetersi, dopo tre anni, di una tragedia che è costata ancora una volta vite umane e danni ingenti al territorio ci sembra inammissibile. La città di Genova, messa in ginocchio tra giovedì e venerdì scorso dalle esondazioni dei corsi d’acqua, è ancora oggi, lunedì [13 ottobre, N.d.R.], in stato di emergenza. Lo stanziamento di risorse per piani di azione per la messa in sicurezza di una zona a così alto rischio idrogeologico deve essere nelle priorità di chi governa. È una questione dirimente, così come il fatto che quanto già erogato non può rimanere fermo a causa di lungaggini amministrative. Gli interventi mirati alla prevenzione e alla messa in sicurezza del territorio sono necessari. Chiediamo dunque che le norme per la velocizzazione delle procedure amministrative sulle opere strategiche per la messa in sicurezza del territorio contenute nel cosiddetto “Decreto Sblocca Italia”, come ha del resto dichiarato lo stesso Ministro dell’Ambiente, vengano velocemente applicate».
Lo afferma in una nota Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, concludendo che «l’incapacità delle Istituzioni non si può pagare con vite umane».

Come poi aveva già fatto nei giorni scorsi Edoardo Patriarca, presidente del CNV (Centro Nazionale per il Volontariato) – ciò di cui avevamo riferito, segnalando l’annullamento della Biennale della prossimità di Genova – anche Barbieri intende inviare il proprio pieno sostegno «a tutti quei volontari di protezione civile e ai singoli cittadini che sono scesi nelle strade per dare il loro contributo e ripulire la città dal fango. Il loro impegno e la loro responsabilità rappresenta, ancora una volta, una grande lezione di civiltà». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it (Anna Monterubbianesi).

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