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Parliamo per tutto il mese di afasia

Pianta di erica

L’erica è il fiore simbolo dell’afasia

Fervono le iniziative – promosse a Torino dalla Fondazione Carlo Molo, in collaborazione con l’AITA Piemonte (Associazione Italiana Afasici) – in questo mese di ottobre tutto dedicato a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’afasia, forma di disabilità che subentra in seguito a ictus, emorragia cerebrale o trauma cranico, colpendo la sfera del linguaggio parlato, compreso, letto e scritto, senza però che le lesioni subite alterino l’intelligenza e la sfera emotiva.

Innanzitutto, già da due settimane e sino alla fine del mese una serie di sale cinematografiche di Torino e Provincia, oltre ai monitor informativi delle stazioni della Metropolitana, stanno proiettando le immagini della campagna, illustrate da Paolo Galetto.
Quindi, in vista della VII Giornata Nazionale dell’Afasia del 18 ottobre, sono previste numerosi eventi specifici, a partire da giovedì 16 ottobre al Borgo Medievale (Viale Virgilio, 107), con la presentazione della nuova guida Sentieri di parole, terzo capitolo – dopo quelli riguardanti Palazzo Madama e il Museo Nazionale del Cinema – della serie Museo che emozione, percorso curato da persone con afasia, che ridisegnano la loro esperienza di visita, tra emozioni, esigenze e racconti. Un’iniziativa, lo ricordiamo, nata alcuni fa, come attività laboratori, presso la Fondazione Carlo Molo.

Sabato 18, poi, sarà l’AITA, presso gli Ospedali Molinette, Mauriziano e San Giovanni Bosco, a informare sulle varie problematiche (cliniche e non) legate all’afasia, promuovendo l’acquisto a prezzo simbolico di una piantina di erica, fiore simbolo di questa disabilità.
È bello poi segnalare che nello stesso giorno, a Gorgonzola (Milano), (Cine/Teatro Argentina, Via Matteotti, 30) il cortometraggio Un altro ritmo – da noi ampiamente presentato lo scorso anno – verrà premiato nell’àmbito del IX Festival del Cinema Nuovo, importante rassegna di cortometraggi, presieduta da Pupi Avati, che coniuga cinema e disabilità.
Un altro ritmo (In my shoes), lo ricordiamo, è un corto diretto da Giancarlo Tovo, sceneggiato da Andrea Mattacheo, interpretato da Eugenio Allegri e Luisa Tamietto, e prodotto dalla Fondazione Carlo Molo insieme al Museo Nazionale del Cinema (Servizi Educativi). Si tratta di un lavoro che ha coinvolto un gruppo di persone afasiche, professionisti di cinema e collaboratori della Fondazione Molo, portando a realizzare un documento efficace e immediato, per comunicare al pubblico la condizione dell’afasia, non soltanto in termini clinici, ma in tutte le sue implicazioni umane ed emotive.

Tornando a Torino, l’appuntamento successivo sarà quello di lunedì 20, presso la Biblioteca Civica Centrale (Via della Cittadella, 5, ore 17.30), con AIUTO! Sta succedendo qualcosa di strano. Il minore e la malattia di un genitore, apertura di un ciclo di incontri che da alcuni anni la Fondazione Molo organizza in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi, allo scopo di fornire un sostegno utile a insegnanti e operatori, nell’affrontare criticità che possono emergere nelle relazioni con gli studenti.
«Episodi traumatici – spiegano i promotori – legati all’insorgere, in àmbito familiare, di una grave malattia (afasia e non solo) possono ripercuotersi anche sul comportamento del bambino in classe. Quali sono le reazioni all’inevitabile cambiamento, quale la percezione del dolore e dei possibili spostamenti di attenzione nei suoi confronti e quali le ricadute che il bambino porta all’interno della classe in termini di relazioni e rendimento?».

Infine, domenica 26 all’Educatorio della Provvidenza (Corso Trento, 13, ore 17.30), è in programma lo spettacolo di teatrocanzone C.I.E. Chi Ignora Esclude, con il gruppo vocale degli Abbaini, collettivo di donne nato nel 2001, che cantano a livello amatoriale, concentrando la loro attività concertistica a favore delle “buone cause”, portando insieme alle canzoni ironia, freschezza e passione.
La rappresentazione si comporrà di una voce narrante, di un pianoforte e dell’energia degli strumenti a percussione, aiutando a riflettere e a emozionarsi sul tema dell’esclusione, da quella sociale della migrazione, a quella privata che colpisce soprattutto le persone con disabilità. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Daniela Trunfio (Fondazione Carlo Molo), daniela.trunfio@fastwebnet.it.

L’afasia
Si tratta di una forma di disabilità che subentra in seguito a ictus, emorragia cerebrale o trauma cranico, colpendo la sfera del linguaggio parlato, compreso, letto e scritto, senza però che le lesioni subite alterino l’intelligenza e la sfera emotiva. Spesso le persone che ne sono affette letteralmente “scompaiono” a livello sociale e relazionale.

La Fondazione Carlo Molo ONLUS
Costituita da Maria Teresa Molo, ha sede a Torino e nasce come “associazione di ricerca”, con l’intento di applicare la ricerca scientifica al campo della psicologia cognitiva. Dal 2000 conduce tra l’altro il Progetto Afasia, attuando percorsi riabilitativi che si sviluppano secondo le più innovative ricerche internazionali nel settore.

La Federazione AITA (Associazioni Italiane Afasici)
Non ha scopi di lucro, ed è stata costituita sulla spinta delle sollecitazioni giunte da persone afasiche, da loro familiari e da professionisti (neurologi, psicologi, logopedisti, terapisti della riabilitazione) e volontari impegnati nella cura della persona afasica.
Le componenti locali della Federazione riguardano oggi dodici Regioni del nostro Paese (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto).

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