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Chiediamo immediati chiarimenti alla Provincia di Milano

Dito puntato di un uomo«La Provincia di Milano avrebbe a disposizione poco meno di 500.000 euro, quale avanzo di gestione del bilancio per l’anno scolastico 2013-2014, soldi che sono già stati destinati al servizio di assistenza educativa rivolto agli studenti con disabilità che frequentano le scuole secondarie di secondo grado, ma che sono rimasti, misteriosamente, in un cassetto».
La denuncia arriva dalla LEDHA, la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ricorda come, nonostante le proprie sollecitazioni e quelle di altre Associazioni, «il servizio di assistenza educativa per l’anno scolastico 2014-2015 (o almeno fino alla conclusione dell’anno solare) non sia mai stato attivato nella Provincia di Milano, creando gravi difficoltà a centinaia di ragazzi che ancora oggi, a due mesi dall’inizio delle lezioni, faticano ad andare a scuola, una decisione che la Provincia di Milano ha sempre giustificato con la mancanza di risorse».
E invece, come si legge nella nota della LEDHA, o meglio, a quanto emerge dalla lettura di atti pubblici, «questi soldi ci sarebbero. A seguito infatti di stanziamenti regionali, nel 2013 la Provincia di Milano ha avuto a disposizione un budget di poco inferiore a 2 milioni e 300.000 euro per il servizio di assistenza educativa scolastica ad personam rivolto agli studenti con disabilità che frequentano istituti scolastici e formativi del secondo ciclo di istruzione. A partire da questo fondo, lo scorso aprile Palazzo Isimbardi [sede della provincia di Milano, N.d.R.] ha deliberato di stanziare 1.615.500 euro per il rimborso delle spese sostenute nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 dagli enti territoriali che hanno assicurano il servizio di assistenza educativa. A questi soldi, vanno poi aggiunti circa 200.000 euro, che la Provincia ha speso per pagare il servizio di supporto educativo per l’anno 2014-2015 a favore delle famiglie che hanno vinto i ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR). Rimane così un avanzo di gestione pari a 484.500 euro».

Si tratta di un fatto che «aggiungerebbe – secondo la LEDHA – un ulteriore elemento di preoccupazione rispetto alla nota diffusa nei giorni scorso dalla Camera del Lavoro di Milano, secondo cui la Provincia avrebbe utilizzato i fondi previsti per il sostegno allo studio dei bambini e ragazzi con disabilità per ripianare il buco di bilancio dell’ente».
«Se la notizia fosse confermata – commenta Gaetano De Luca del Servizio Legale LEDHA – saremmo di fronte a un episodio gravissimo, i cui responsabili potrebbero, eventualmente, rispondere anche davanti alla Procura».
«Chiediamo alla Provincia di Milano – dichiara dal canto suo Franco Bomprezzi, presidente della LEDHA – di dare immediati chiarimenti in merito all’effettiva disponibilità di questi 484.500 euro. Chiediamo inoltre che venga immediatamente attivato il servizio di assistenza ad personam per quelle centinaia di ragazzi che, in questi mesi, non hanno potuto frequentare le lezioni». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.

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