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La radio è molto amata da ciechi e ipovedenti

Una vecchia radio

Un vecchio modello di radio

Nell’ottobre del 1924 venne trasmesso il primo annuncio radiofonico. Da allora, la radio è diventata grande, ma una cosa è subito evidente: nonostante i suoi novant’anni, essa vive oggi un periodo di rinnovata giovinezza e continua ad essere uno dei più amati tra i mezzi di comunicazione, amato ancor più dalle persone cieche e ipovedenti, che proprio la radio hanno adottato come “mezzo per eccellenza”, perfettamente accessibile in autonomia, senza bisogno di intermediari o attrezzature specifiche supplementari.

Quasi un secolo di radio, dunque, è un periodo abbastanza lungo, che consente di fare bilanci ed esprimere giudizi sulla differenza tra la radio di oggi e quella di ieri.
Se ne parlerà in occasione del convegno intitolato Storia e funzione sociale della radio, in programma a Roma per giovedì 4 dicembre (Auditorium dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, Via Michelangelo Caetani 32), organizzato dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), in collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi e Radio Capital.

Numerosi gli interventi in programma: Franco Monteleone, docente di Storia e Critica della Radio e della Televisione all’Università di Roma Tre, racconterà ad esempio la radio come il vero mezzo del secolo; Massimo Pistacchi, direttore dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, presenterà il rapporto tra l’Istituto e la radio. Le nuove tecnologie radiofoniche saranno quindi esaminate da Stefano Pogelli, regista di Radio RAI e responsabile del Laboratorio di Restauro dell’Archivio Sonoro, mentre Fabrizio Scrivano, professore associato di Letteratura Italiana presso l’Università di Perugia, racconterà il rapporto tra letteratura, radio e lettura.
Dell’arte raccontata alla radio si occuperà poi Elisabetta Borgia della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale (Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio) del Ministero dei Beni e delle Attivbità Culturali e del Turismo, mentre Ilario Di Giovambattista, direttore editoriale di Radio Radio, parlerà dell’esperienza di talkradio di tale emittente.
E ancora, si affronterà il ruolo e la funzione sociale di Radio Vaticana nel mondo, con Rosario Tronnolone, redattore di Orizzonti Cristiani, nonché il ruolo della radio nella ricostruzione del tessuto nazionale con Gioachino Lanotte, docente e storico della canzone italiana. Dal canto suo, Umberto Broccoli interverrà su La mia radio tra parole ed emozioni, mentre Edoardo Buffoni, caporedattore di Radio Capital, parlerà del lavoro alla radio tra notizie, commenti, interviste, satira e dialoghi con gli ascoltatori e Baba Richerme, inviato speciale di Radio RAI, racconterà il rapporto tra il cinema e la radio.

Concluderà la giornata la tavola rotonda su Ruolo e funzione della radio tra presente e futuro, coordinata da Luisa Bartolucci, componente della Direzione Nazionale dell’UICI, cui parteciperanno Stefano Benedetti, giornalista editore di Città Celeste; Manuela De Vito, conduttrice e autrice a Radio Capital; Isabella Eleodori, conduttrice a Radio R101; Ida Guglielmotti, conduttrice programmista/regista a Radio InBlu; Alessandro Mannozzi, conduttore radiofonico e giornalista; Renato Rappo, già nei GR e TG RAI; la citata Baba Richerme; Marco Sabene, giornalista di Radio RAI; Betty Senatore, conduttrice a Radio Capital. (C.G.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Chiara Giorgi (c.giorgi@i-mage-com).

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