“L’Albero della Vita” contro la sclerodermia e altre malattie

Si chiama infatti proprio “L’Albero della Vita” l’iniziativa organizzata a Roma dalla ONLUS ASMARA, che dopo un primo weekend dedicato alla raccolta fondi per un progetto sulle Malattie Rare, tornerà ora in alcune piazze della Capitale, insieme a medici esperti, a disposizione di chi vorrà sottoporsi alla capillaroscopia, esame non invasivo, ma quanto mai importante, soprattutto in presenza del “fenomeno di Raynaud”, sintomo della sclerodermia

Realizzazione grafica di ASMARA ONLUS per "L'albero della vita"

La realizzazione grafica elaborata dall’Associazione ASMARA, per l’iniziativa “L’Albero della Vita”, con la riproduzione del noto, omonimo dipinto di Gustav Klimt

Dopo che il 7 e l’8 dicembre in Piazza del Popolo e in Piazza San Lorenzo in Lucina a Roma, la ONLUS ASMARA (Associazione Malattia Rara Sclerodermia e altre Malattie Rare “Elisabetta Giuffrè”) ha raccolto fondi per sostenere il progetto denominato Seminari relativi all’integrazione socio sanitaria in materia di malattie rare rivolti ad operatori sanitari sociali, associazioni, istituzioni e cittadini, con la collaborazione di personale di ricerca di Enti e Istituzioni di ricerche scientifiche, le tradizionali attività nella Capitale – promosse nel periodo natalizio da questa Associazione, nell’àmbito dell’iniziativa L’Albero della Vita – proseguiranno domenica 14 e domenica 21 dicembre, in Piazza di Spagna e in Piazza San Silvestro, all’insegna della capillaroscopia, con alcuni medici esperti che saranno a disposizione di tutti coloro che spontaneamente vorranno sottoporsi a tale esame diagnostico non invasivo.
Si tratta, lo ricordiamo, di un test quanto mai importante, soprattutto in presenza del cosiddetto fenomeno di Raynaud, che in genere è il sintomo d’esordio della sclerodermia, caratterizzandosi per il fatto che con il freddo, le mani e/o i piedi diventano bianchi e perdono la sensibilità. In tal senso una diagnosi precoce può consentire di prevenire l’avanzamento di ulcere anche devastanti. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Francesca Baldini (francesca.b80@gmail.com).

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