Otto Weidt, una persona con disabilità tra i Giusti

È stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni” già nel 1971, Otto Weidt, piccolo imprenditore quasi del tutto cieco, che durante la seconda guerra mondiale attuò una serie di strategie per garantire la sopravvivenza degli operai ebrei della sua fabbrica di spazzole. Il 7 marzo a Roma verrà presentato il documentario “Otto Weidt – Uno tra i Giusti”, diretto da Nathalie Signorini su soggetto di Silvia Cutrera e con musiche di Filippo Visentin

Otto Weidt

Otto Weidt

Quando nel 1941 iniziarono le deportazioni decise dal regime nazista, Otto Weidt – ricordato dalla pubblicistica anche come “lo Schlinder cieco” -, era un piccolo imprenditore nato in Germania, quasi completamente cieco, che a quel punto attuò una serie di strategie per garantire la sopravvivenza degli operai della sua fabbrica di spazzole, fino ad arrivare a corrompere la Gestapo e ad organizzare rifugi in cui nascondere gli ebrei.
Weidt, inoltre, aiutò i lavoratori scambiando al mercato nero i suoi prodotti di fabbrica con generi alimentari e tabacco, in modo da distribuire il cibo che a loro, in quanto ebrei, veniva sempre più razionato. Nel 1971 è stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni”.
Per tenerne viva la figura è stato ora realizzato il documentario intitolato Otto Weidt – Uno tra i Giusti, diretto da Nathalie Signorini su soggetto di Silvia Cutrera, presidente dell’AVI di Roma (Agenzia per la Vita Indipendente) e con musiche di Filippo Visentin dell’UICI di Padova (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).

L’opera – prodotta dalla Fondazione Roma Solidale e dall’AVI di Roma – verrà presentata in anteprima venerdì 7 marzo a Roma (Casa della Memoria e della Storia, Trastevere, Via San Francesco di Sales, 5, ore 10), in occasione della Giornata Europea dei Giusti del 6 marzo, ricorrenza proclamata nel 2012 dal Parlamento Europeo, su proposta dell’organizzazione “Gariwo, la foresta dei Giusti”, per commemorare tutti coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi.
Oltre a Signorini, Cutrera e Visentin, interverranno per l’occasione Folco Cimagalli della Fondazione Roma Solidale, Marcello Pezzetti della Fondazione Museo della Shoah, Claudio Procaccia, direttore del Dipartimento Beni e Attività Culturali della Comunità Ebraica di Roma, Erica Battaglia, presidente della Commissione Politiche Sociali e della Salute di Roma Capitale e Dino Barlaam, presidente della FISH Lazio (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Sono inoltre state invitate  anche Flavia Barca, Alessandra Cattoi e Rita Cutini, responsabili di tre Assessorati di Roma Capitale (rispettivamente Cultura, Creatività e Promozione artistica; Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità; Sostegno Sociale e Sussidiarietà). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Gioia Belardinelli (g.belardinelli@fondazioneromasolidale.it).

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