Per costruire solidarietà bisogna fare cultura

Sono parole del giurista Stefano Rodotà, ospite della tre giorni di Salerno, cui hanno partecipato oltre trecento persone, momento conclusivo dell’edizione 2014 di FQTS (Formazione Quadri Terzo Settore), progetto formativo dei quadri del Terzo Settore Meridionale, che ha visto lo stesso Terzo Settore diventare protagonista di cambiamento e innovazione e portatore di una nuova cultura e pratica politica, superando la frammentazione tra le varie organizzazioni

Mauro Giannelli

Mauro Giannelli, coordinatore nazionale del Progetto FQTS (Formazione Quadri Terzo Settore)

Più di trecento persone, fra promotori e partecipanti, erano presenti nei giorni scorsi al seminario di Salerno intitolato Quale Terzo Settore per quale cambiamento sociale al Sud, momento conclusivo dell’edizione 2014 di FQTS (Formazione Quadri Terzo Settore), progetto formativo dei quadri del Terzo Settore Meridionale (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, dalla Consulta del Volontariato presso lo stesso, da CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato) e dalla ConVol (Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato), con il finanziamento della Fondazione CON IL SUD.

«FQTS – spiegano gli organizzatori – è diventato in questi anni una “comunità formativa”, una scuola popolare che ha imparato a fare del territorio una materia di studio. Le Associazioni hanno capito come superare la frammentazione e parlare lo stesso linguaggio. Il progetto è partito dalla concretezza delle questioni territoriali, per arrivare a individuare una “visione” capace di abbattere le distanze e di costruire ponti. In sostanza, con questa iniziativa il Terzo Settore è diventato protagonista di cambiamento e innovazione e portatore di una nuova cultura e pratica politica, come sottolineato dal noto giurista Stefano Rodotà, intervenuto nella prima giornata del seminario, le cui parole sono state quanto mai significative: “Per costruire solidarietà bisogna fare cultura”».

Dal canto suo, parlando del futuro di FQTS, Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, ha sottolineato che «non si potrà prescindere dall’idea di esportare il progetto anche al resto del Paese. FQTS non sarà una riedizione di un ciclo, ma dovremo essere capaci di “creare conoscenza” e “costruire legami” per ampliare la platea dei destinatari, ponendo una particolare attenzione ai giovani, che al Sud vivono una condizione di disoccupazione allarmante».
«Apprezziamo l’impegno con cui la Fondazione CON IL SUD ha deciso di rifinanziare il progetto per il prossimo triennio – ha poi affermato Stefano Tabò, presidente di CSVnet – ma ora dobbiamo riuscire a utilizzare al meglio queste risorse e riempirle di contenuti. Immagino un percorso futuro che veda in campo un “soggetto formativo” e non solo un “progetto di formazione”: una “scuola” stabile e organizzata».
E ancora, Emma Cavallaro, presidente della ConVol, ha ribadito in un messaggio alla sala che «FQTS è stato un’occasione per camminare insieme, orientati dai princìpi della Costituzione italiana, valorizzando chi ha intrapreso questo percorso e cogliendo la sfida del cambiamento».
Infine, Enzo Costa, coordinatore della Consulta del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore, parlando di formazione e cambiamento, ha ribadito che «bisogna mettere al centro il benessere delle persone, facendo rete e superando così le differenze storiche che ci dividono per diventare movimento».

In conclusione Mauro Giannelli, coordinatore nazionale del progetto, ha lanciato l’appuntamento per FQTS 2015-2017: «Siamo già al lavoro – ha dichiarato infatti – per costruire il programma del nuovo triennio, e lo faremo anche questa volta all’insegna della partecipazione». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@fqts.org.

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