Perché bloccare quel percorso virtuoso?

«Come può essere uno “spreco” un coordinatore (uno!) per gli alunni con bisogni educativi speciali, in una Provincia con oltre 1.600 insegnanti di sostegno?». Se lo chiedono preoccupate – e lo ribadiranno oggi, 6 febbraio, in una conferenza stampa – varie organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie della Provincia di Vicenza, di fronte alla volontà espressa dalla Direzione Regionale del Veneto di eliminare quella figura, ciò che rischia di cancellare il prezioso lavoro di anni

Bimbo alla lavagan con aria corrucciataRiprendiamo quanto avevamo scritto nel novembre del 2013, presentando un articolo di Flavio Fogarolo, già referente provinciale per la Disabilità dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza e oggi componente del Gruppo Scuola della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap): «È certamente uno dei primi documenti del genere, nel nostro Paese, il Protocollo d’Intesa siglato a Vicenza, con il quale i rappresentanti dei Servizi Sanitari e quelli della Scuola hanno definito una serie di concreti impegni per un’efficace integrazione scolastica degli alunni con disturbi dello spettro autistico. L’iniziativa costituisce l’ulteriore evoluzione di un percorso comune avviato già da tempo nella Provincia berica».
Ebbene, oggi, a poco meno di un anno e mezzo di distanza, lo stesso Fogarolo dichiara: «Mentre a livello nazionale, anche istituzionale, quello che si fa a Vicenza in àmbito di inclusione scolastica viene letteralmente additato come un “fiore all’occhiello”, proponendo ad esempio le nostre iniziative sull’autismo come modello nazionale, la Direzione del Veneto vuole letteralmente chiudere tutto! Ma come può essere considerato uno spreco tenere un referente (uno!) per una Provincia con oltre 1.600 insegnanti di sostegno?».

Il problema dell’oggi, infatti, è che rischia di scomparire non solo quanto di buono è stato fatto in tema di autismo nelle scuole della Provincia di Vicenza – una di quelle, lo ricordiamo spesso, tra le più attive d’Italia, in àmbito di volontariato, sia per la quantità di organizzazioni presenti, che per la qualità delle attività – ma anche il prezioso lavoro di anni, svolto per tutti gli studenti con bisogni educativi speciali, ovvero quanto è stato fatto «per garantire ai nostri figli con disabilità la migliore integrazione scolastica possibile», come denunciano in una nota Fogarolo, insieme a Sonia Zen, presidente dell’ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), Roberto Rusticali, presidente dell’ANGSA Vicenza, Antonella Tofano, presidente di Autismo Triveneto, Riccardo Cagnes, presidente del Comi.Vi.H. (Comitato Vicentino Handicap), Flavio Savoldi, presidente della FISH Veneto, nonché Franco Botticelli, presidente dell’AID (Associazione Italiana Dislessia).

«Vogliamo far conoscere – si legge testualmente nella nota – l’incredibile vicenda che sta rischiando di compromettere anni di prezioso lavoro nel nostro territorio, per garantire ai nostri figli con disabilità la migliore integrazione scolastica possibile. Ad ora, infatti, la figura del Coordinatore Provinciale per gli Alunni con Bisogni Speciali sostiene e sviluppa macro-aree di convergenza dei saperi su disturbi specifici dell’apprendimento, disturbi del comportamento, disturbi generalizzati dello sviluppo e autismo in rete con il territorio. Pur in mezzo a tante difficoltà, quindi, da molto tempo, in provincia di Vicenza, il mondo della Scuola, della Sanità e delle Associazioni hanno attivato un percorso virtuoso, fatto innanzitutto di conoscenza, collaborazione confronto diretto».
«In genere – proseguono i firmatari del comunicato – nel campo dell’inclusione scolastica le famiglie protestano per denunciare disservizi, tagli o altro. Noi invece protestiamo perché tutto questo, se continuerà l’atteggiamento di chiusura della Direzione Regionale del Veneto, è destinato a finire, dal momento che quell’unico posto di referente provinciale per l’integrazione scolastica (una persona per 1.600 insegnante di sostegno!) sarà cancellato».

Anche i Dirigenti Scolastici della zona, tra l’altro, hanno inviato un documento ai responsabili istituzionali, esprimendo un vero e proprio grido di allarme, al quale le organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie si associano pienamente.
Queste ultime, dunque, per spiegare meglio ai cittadini il problema e le loro motivazioni, hanno indetto una conferenza stampa a Vicenza, per oggi, venerdì 6 febbraio (sede del Progetto Centro per l’Autismo a Vicenza della Fondazione Brunello ONLUS, Via Ugo Foscolo, 52, ore 11). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: angsaveneto@gmail.com.

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