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Solo con la rete si possono far rispettare i diritti

Uomo con disabilità davanti a una finestra con grataNei giorni scorsi, presso il Comune di Piedimonte Matese (Caserta), i rappresentanti delle Associazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilità hanno incontrato una delegazione di Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale C4 della Campania (Provincia di Caserta), in merito alla drammatica situazione, denunciata anche dal nostro giornale, che ha di fatto portato alla sospensione dei servizi rivolti proprio alle fasce più bisognose, tra cui, per citarne uno, l’assistenza domiciliare sociale alle persone anziane e con disabilità.
All’incontro, insieme a Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese e presidente del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito C4, erano presenti anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pietramelara Pasquale Di Lauro, il presidente del Consiglio Comunale di Piana di Monte Verna Stefano Lombardi e la coordinatrice del Piano Sociale dell’Ambito C4 Francesca Palma.

A fare da portavoce delle Associazioni è stato Daniele Romano, presidente di Umanità Nuova di Alvignano (Caserta), oltreché responsabile di Federhand/FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che ha evidenziato «la preoccupazione e il disappunto delle famiglie delle persone con disabilità, per la sospensione dei servizi di assistenza, in totale noncuranza dei diritti di cura e assistenza».
Oltre quindi ad avere diffidato l’Ambito C4 per non avere rispettato i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), è stata sottolineata anche la mancanza di comunicazione in merito alla grave situazione dell’Ambito stesso, dovuta alle gravi responsabilità della Regione Campania, che ad oggi non risulta ancora avere assegnato le risorse necessarie, mancando di saldare oltre 2 milioni e mezzo di euro, per i servizi sociali resi da una trentina di Comuni del Casertano, negli anni dal 2011 al 2014, come chiaramente denunciato dallo stesso presidente del Coordinamento Istituzionale Vincenzo Cappello.

Le Associazioni, quindi, hanno proposto ai rappresentanti istituzionali di «intraprendere assieme questa battaglia nei confronti della Regione Campania, unendo tutti gli attori coinvolti (gli amministratori locali, gli operatori, le persone con disabilità e le loro famiglie), «per far sì che a pagare le conseguenze di questi “giochi” di bilancio e di risorse, non siano solo e sempre le persone con disabilità e le loro famiglie».
A questo punto, il sindaco Cappello e l’assessore Di Lauro hanno innanzitutto assicurato che presto dovrebbero essere riattivati i servizi essenziali, grazie allo sforzo dei Comuni dell’Ambito C-4, garantendo le risorse necessarie tramite quote di compartecipazione.
Inoltre, Cappello ha anticipato che è in vista una grande mobilitazione, da parte degli Amministratori Locali e degli Ambiti, «per fare in modo – ha dichiarato – che la Regione sblocchi questa “indecente” situazione, dove ad essere colpiti, oltre alle fasce più deboli, sono anche gli operatori del settore che da più di quindici mesi non vengono pagati».
Dal canto loro, le Associazioni hanno confermato la loro disponibilità a scendere in piazza al fianco sia dei Sindaci che degli operatori, purché ci sia più dialogo tra le varie componenti.

«Possiamo considerarci soddisfatti dopo questo incontro – è la considerazione conclusiva di Daniele Romano – anche se l’attenzione rimane sempre alta e attendiamo una positiva evoluzione della situazione, con la rapida riattivazione dei servizi. Crediamo del resto che l’unica strada percorribile, per portare avanti la battaglia del rispetto dei diritti delle persone con disabilità e non solo, sia quella di fare rete tra le Associazioni, i Comuni e l’Ambito Sociale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: umanitanuova@alice.it; federhand.fishcampania@gmail.com.

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