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Apparato gastroenterico, nutrizione e sclerodermia

Carla Garbagnati Crosti

Carla Garbagnati Crosti, presidente del GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia)

Proprio mentre scriviamo, viene presentato a Milano, nel corso di una conferenza stampa – alla presenza di Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle Politiche Sociali e alla Cultura della Salute, Carla Garbagnati Crosti, presidente del GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia), Lorenzo Beretta, dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Immunologia Clinica dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e la testimonial Mara Maionchi, produttrice discografica e noto personaggio televisivo – l’appuntamento centrale della XXI Giornata Nazionale per la Lotta alla Sclerodermia, in programma per sabato 21 marzo nel capoluogo lombardo (Sala Orlando dell’Unione Confcommercio, Corso Venezia, 47/49).
Apparato gastroenterico e nutrizione nel paziente sclerodermico: è questo il tema scelto dagli stessi ammalati per l’evento promosso tradizionalmente dal GILS, che anche quest’anno ha avuto l’adesione della Presidenza della Repubblica, un momento e un’occasione irrinunciabili per i malati stessi, i loro familiari, i medici, i ricercatori e le istituzioni, utile a confrontarsi e a capire insieme come diagnosticare in tempo la malattia e relazionare su nuove prospettive terapeutiche.

L’origine della sclerodermia – grave malattia cronica e progressiva, nota anche come sclerosi sistemica non è ancora ben conosciuta, anche se il meccanismo che la causa è certamente di tipo autoimmune, dovuto cioè a un vero e proprio “impazzimento” del sistema immunitario, che attacca i tessuti sani della persona, con conseguenze potenzialmente devastanti. Oltre alla cute, infatti, vengono colpiti organi vitali quali il cuore, i polmoni, i reni e l’intero apparato gastrointestinale. Le lesioni della pelle sono quindi solo l’aspetto esteriore e più evidente della gravità di una patologia che di fatto riguarda tutto l’organismo.
«Il 90% delle persone affette da sclerosi sistemica – annotano poi dal GILS – riscontra disturbi a carico del sistema digestivo, prevalentemente a carico di esofago e stomaco. In molti casi può essere coinvolto anche l’intestino, con la comparsa di disturbi che incidono fortemente sulla qualità della vita del malato e sulla prognosi generale della patologia».
Il tema Apparato gastroenterico e nutrizione nel paziente sclerodermico è stato tra l’altro oggetto, lo scorso anno, di un Bando Pubblico di 90.000 euro, che ha visto vincere quattro ricercatori i quali presenteranno il 21 marzo la loro prima relazione sul tema.

«Speriamo dunque – sottolinea Carla Garbagnati Crosti – che anche questa giornata segni un passo in più sia per la ricerca, sia per porre l’ammalato al centro, costruendo un percorso condiviso di cura multidisciplinare che migliorando la vita sua e della sua famiglia. Il GILS è qui per questo». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Valentina Rizzotti (vrizzotti@studiotm.org); Martina Corbetta (mcorbetta@studiotm.org).

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