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L’impatto sociale e le ricadute produttive

Protesi mioelettrica realizzata al Centro Protesi INAIL

Il funzionamento di una protesi mioelettrica realizzata al Centro Protesi INAIL

A circa un anno dalla firma dell’accordo tra l’INAIL e l’IIT di Genova (Istituto Italiano di Tecnologia), per lo sviluppo di nuovi dispositivi protesici e riabilitativi avanzati, sta per vedere la luce una prima applicazione, che è già in fase di pre-industrializzazione.
Si tratta di una nuova protesi di mano polifunzionale e poliarticolata “made in Italy”, che sarà disponibile per i pazienti entro il 2017, grazie alla nascita di una nuova intrapresa innovativa (start up), connotando dunque l’iniziativa di un alto impatto sociale e al tempo stesso di potenziali ricadute industriali.

Il progetto verrà presentato giovedì 16 aprile, presso il Parlamentino INAIL di Roma (Via IV Novembre, 144, ore 10.30), nel corso di una conferenza stampa cui interverranno anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e la responsabile del Dicastero della Salute Beatrice Lorenzin.
Parteciperanno poi Massimo De Felice, Giuseppe Lucibello e Giovanni Paura, rispettivamente presidente, direttore generale e direttore centrale delle Prestazioni Sanitarie e Reinserimento dell’INAIL, insieme a Gabriele Galateri di Genola, Roberto Cingolani e Simone Ungaro, rispettivamente presidente, direttore scientifico e direttore generale dell’IIT.
Sarà presente anche Marco Zambelli, il paziente del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna), che per primo sta testando il nuovo dispositivo. (S.G.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Simona Amadesi (Ufficio Stampa Centro Protesi INAIL), s.amadesi@inail.it.

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