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Universitari italo-americani a Cascina Rossago

"Fattoria sociale" Cascina Rossago

La “fattoria sociale” Cascina Rossago, situata in una splendida zona dell’Oltrepo Pavese

Una delegazione di venti studenti italo-americani della NIAF (The National Italian American Foundation), tra i 18 e i 25 anni, si è recata nei giorni scorsi in visita a Cascina Rossago, la “fattoria sociale” (farm community) creata e gestita in collaborazione con il Laboratorio Autismo dell’Università di Pavia e specificamente studiata per ospitare adulti con autismo, che costituisce un prezioso e imprescindibile punto di riferimento per chiunque intenda affrontare nel nostro Paese questo tipo di problemi.
Si è trattato, per gli studenti coinvolti, di un’importante esperienza di crescita umana e culturale, che ha fornito loro anche l’opportunità di un’opera di volontariato, con la realizzazione di una recinzione per il frutteto della struttura pavese.
La NIAF, è un’associazione culturale statunitense senza fini di lucro, nata nel 1975 allo scopo di promuovere la storia, la lingua e la cultura dell’Italia negli Stati Uniti e di fare da punto di riferimento per i circa 20 milioni di statunitensi con origini italiane. Ogni anno essa offre l’opportunità di un viaggio in Italia a studenti universitari italo-americani, interessati a un’esperienza di lavoro in àmbito sociale, come volontari, e pertanto organizza un Service Day in cui i giovani contribuiscano con il proprio lavoro ad aiutare una struttura. La scelta, come detto, è caduta su Cascina Rossago, il tutto all’interno della trasferta in Lombardia, nominata dalla NIAF Region of Honor 2015, con la delegazione di studenti presente nella Regione fino al 23 giugno e impegnata in vari incontri istituzionali e visite aziendali.
Lo scopo del viaggio è anche quest’anno quello di potenziare i legami tra gli Stati Uniti e l’Italia, aiutando i giovani partecipanti, selezionati in base alle segnalazioni di merito dei vari Atenei di provenienza, a comprendere il significato del loro patrimonio culturale e a rafforzare l’orgoglio di preservare questa eredità per la prossima generazione. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Anna Cerniglia (Università di Pavia), anna.cerniglia@unipv.it.

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