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Più rispetto dal mondo della politica

Particolare di volto di donna con espressione severaPer il mondo della disabilità questo inizio d’estate è pieno di nubi e non solo in senso meteorologico. Si esce infatti da un inverno lungo e difficile, con il ragionevole dubbio che il prossimo possa essere ancora peggiore, almeno a giudicare dal quadro che si va delineando. Un quadro di riduzione dei servizi domiciliari, con la quasi certezza che le liste d’attesa, lungi dall’essere abbattute, non saranno neanche intaccate, con consistenti tagli al servizio educativo scolastico e con la paventata chiusura di Centri e Servizi essenziali.
A tutto ciò è da aggiungersi l’ulteriore impoverimento derivante dal computo di indennità e pensioni d’invalidità nell’ISEE [Indicatore della Situazione Economica equivalente, N.d.R.], nonostante le numerose Sentenze di illegittimità del provvedimento.
Un quadro sociale pesante, fatto – per parafrasare qualcuno che nei giorni scorsi ha tuonato contro le storture del sistema – più “di muri che di ponti” che, favorendo l’indifferenza se non addirittura l’intolleranza, aumenta la solitudine delle persone con disabilità e di chi si sforza, nonostante tutto, di condurre una quotidiana, difficile battaglia al loro fianco.

In una situazione così buia, non si sentiva affatto il bisogno di Consiglieri Comunali che prendessero carta e penna per denunciare – come ha fatto il consigliere comunale di Roma Alessandro Onorato – «una situazione di trascuratezza e di carenza assistenziale» all’interno di una Comunità Alloggio per persone con disabilità del IX Municipio Capitolino, situazione, a suo dire, «più volte rappresentatagli».
Come Consulta delle Persone con disabilità del Municipio IX, abbiamo un contatto privilegiato e continuo con i familiari degli ospiti di quella Comunità, i quali hanno apertamente dichiarato di non essersi mai rivolti all’onorevole Onorato per denunciare inefficienze o mancanze all’interno della Casa e di ritenere sodddisfacente il rapporto instauratosi tra gli ospiti e gli operatori, come pure le condizioni di vita all’interno della Casa stessa.
Siamo perciò indignati per questa interferenza, vagamente elettorale, non richiesta, né apparentemente autorizzata che, creando attriti e diffidenze, guasta il clima positivo – così prezioso di questi tempi – di fiducia reciproca e di collaborazione, condizione indispensabile per il buon andamento della vita comunitaria.

La nostra Consulta fa dunque suo il disappunto delle famiglie, che non meritano di essere manipolate né strumentalizzate per fini che nulla hanno a che vedere con la vita dei loro familiari. Tra l’altro, l’onorevole Onorato non ha mai, a nostro parere, dimostrato interesse verso gli ospiti della Comunità Alloggio, che non ha mai ritenuto di visitare per rendersi conto de visu – e non attraverso “segnalazioni” la cui provenienza resta non dichiarata – delle condizioni di vita all’interno della struttura.
Rigettiamo pertanto questi interventi, che giungono, tra l’altro, in un particolare momento della vita politica del nostro Paese, in cui tutto sembra poter essere utile a fini elettorali e invitiamo l’onorevole Onorato, e con lui tutta la classe politica, sempre più indifferente, se non addirittura ostile al mondo della disabilità, a un atteggiamento più rispettoso di questo universo, che affronta con dignità, coraggio e solitudine le quotidiane fatiche della propria difficile esistenza.

Le nostre pagine, naturalmente, sono aperte – come sempre – a motivate repliche, provenienti da parte chi viene citato nella presente Opinione.

Vicepresidente della Consulta delle Persone con Disabilità del Municipio IX di Roma.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: municipio9handicap@gmail.com.

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