Altri territori dove si sperimenta la Vita Indipendente

Sono quelli del Casertano, in Campania, dove ancora per alcuni di giorni le persone con disabilità tra i 18 e i 64 anni potranno partecipare a un bando, finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali, finalizzato a sperimentare Progetti Personalizzati per la Vita Indipendente della durata di dodici mesi. Alla realizzazione dell’iniziativa ha collaborato anche l’Associazione di Promozione Sociale Pinocchio & Geppetto di Santa Maria Capua Vetere, aderente a Federhand/FISH Campania

Giovane donna con disabilità insieme a un'assistenteProgetti della durata di dodici mesi, per i quali le domande dovranno essere presentate entro il 6 luglio: a sperimentare i Progetti Personalizzati per la Vita Indipendente, finalizzati all’autonomia personale e all’inclusione sociale di persone con disabilità tra i 18 e i 64 anni di età, tramite uno specifico bando finanziato dal Ministero delle Politiche Sociali (Linea 3 del Programma di Azione Biennale per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilità) è questa volta l’Ambito Sociale Territoriale C8, nel territorio campano del Casertano, con Santa Maria Capua Vetere Comune capofila.

Alla stesura del progetto relativo ha partecipato anche l’Associazione di Promozione Sociale Pinocchio & Geppetto di Santa Maria Capua Vetere, organizzazione che si occupa della tutela dei diritti delle persone con disabilità, aderente a Federhand/FISH Campania (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
«Invitiamo tutte le persone con disabilità del nostro Ambito Sociale Territoriale – è il messaggio di Rita Di Mauro, presidente dell’Associazione Pinocchio & Geppetto – a partecipare a questo progetto, che ha come finalità complessiva di sostenere la Vita Indipendente». «Con quest’ultima – ricorda Di Mauro – si intende la possibilità, per una persona adulta con disabilità, di autodeterminarsi e di vivere il più possibile le condizioni di autonomia, avendo la capacità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e di svolgere attività di propria scelta». «Ciò che differenzia tale intervento da altre azioni di segno maggiormente assistenziale – aggiunge ancora – si concretizza soprattutto nella modificazione del ruolo svolto dalla persona con disabilità, che abbandona la posizione “di oggetto di cura”, per diventare “soggetto attivo” che si autodetermina: la stessa persona con disabilità, cioè, sceglie e assume direttamente, con regolare rapporto di lavoro, il proprio assistente familiare e ne concorda, con tutti gli attori coinvolti, mansioni, orari e percorsi, atti a garantire il diritto all’inclusione sociale, come sancito dalla stessa Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (articolo 19: Vita indipendente ed inclusione nella società)». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Associazione Pinocchio & Geppetto di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), r.dimauro@hotmail.it.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo