Metodologie e tecniche musicali per la disabilità

Sono aperte fino al 30 settembre le iscrizioni al Corso di Diploma Accademico di Primo Livello (equivalente a una laurea triennale) in Didattica della Musica, con indirizzo “Metodologie e tecniche musicali per la disabilità”, promosso dal Conservatorio di Musica di Padova. La bella iniziativa prevede una pianificazione didattica basata anche sulla formazione a distanza, proponendosi di fornire strumenti idonei per l’educazione musicale in contesti educativi per bambini o giovani con disabilità

Bimba con autismo al pianoforte

Una bimba con autismo al pianoforte

«Le esperienze musicali nei primi anni di vita – sottolinea Giuseppe Nicotra, docente al Conservatorio di Musica di Padova – giocano un ruolo chiave nell’apprendimento e costituiscono stimoli idonei per costruire nuove competenze e nuove abilità, tra le quali quelle spaziali, creative, di autocontrollo, motorie e di sostegno alla memoria e alle sensazioni acustiche. Gli stessi presupposti sono anche applicabili a bambini con problemi di tipo sensoriale o di sviluppo cognitivo (o altri ancora), e pertanto la musica – canto, ritmo, ascolto – può concorrere al miglioramento di specifiche abilità, mettendo in relazione sviluppo neurologico e abilità sensoriali, motorie e linguistiche».
Parte da questi concetti la bella iniziativa attuata dallo stesso Conservatorio Statale di Musica “Cesare Pollini” di Padova, consistente in un Corso di Diploma Accademico di Primo Livello (equivalente a una laurea triennale) in Didattica della Musica, con indirizzo Metodologie e tecniche musicali per la disabilità.
L’iniziativa – le cui iscrizioni sono aperte fino al 30 settembre – prevede una pianificazione didattica idonea per studenti-lavoratori e per chi risiede lontano dal Conservatorio di Padova (la formazione, infatti, sarà per la metà a distanza), proponendosi appunto di fornire strumenti idonei per l’educazione musicale in contesti educativi per bambini o giovani con disabilità. Al termine degli studi, i partecipanti avranno acquisito competenze tecniche e artistiche specifiche, tali da consentire loro di realizzare concretamente una propria idea didattico/artistica con finalità educativa, da spendere in contesti sociali, educativi e rieducativi (centri diurni, case di riposo, strutture residenziali, scuole di diverso ordine e grado).
«Il corso – aggiunge Nicotra – promuove un nuovo profilo professionale, che può essere definito operatore, educatore socio-musicale/mediatore musicale, e che può trovare nuove prospettive occupazionali altamente qualificate anche nell’ambito del tutoraggio e del supporto personalizzato a studenti con disabilità visiva iscritti nei conservatori, accademie musicali, licei musicali e nell’adattamento dell’editoria musicale a beneficio di studenti con problemi visivi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Giuseppe Nicotra (mus4vip@gmail.com).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo