E ora che sono adulto?

«Oggi in Italia vivono circa 38.000 persone con la sindrome di Down. Quali opportunità esistono per loro? E come può e deve essere garantito il loro benessere, una volta diventate adulte?»: partirà da queste domande il convegno in programma per il 7 novembre a Torino, organizzato dalle locali organizzazioni CEPIM (Centro Persone Down), Associazione Down e AIR Down, per fare il punto della situazione, trattando sia temi sanitari che sociali

Campagna CoorDown 2012: Matteo«La domanda che ci ha spinto a organizzare questo incontro – spiegano i promotori del convegno intitolato E ora che sono adulto? Autonomia, benessere e salute nella persona con sindrome di Down, in programma per sabato 7 novembre a Torino (Centro Incontri Palazzo della Regione, Corso Stati Uniti, 23, ore 9-17) – esprime il desiderio di entrare maggiormente nella quotidianità, che ha come protagoniste le persone con sindrome di Down in età adulta. Ma qual è veramente lo stato delle cose? Vi sono reali pari opportunità di partecipare alla vita sociale e lavorativa senza discriminazioni? Oggi in Italia vivono circa 38.000 persone con la sindrome di Down. Quali opportunità esistono per loro? E come può e deve essere garantito il loro benessere, una volta diventate adulte? Proveremo dunque a fare il punto della situazione, con la pretesa di rafforzare e migliorare la rete tra associazioni, enti e istituzioni, al fine di garantire il pieno sviluppo della vita adulta autonoma e in salute, delle persone con sindrome di Down».

L’appuntamento è stato proposto dalle Associazioni torinesi CEPIM (Centro Persone Down), Associazione Down e AIR Down e vi si tratteranno sia temi sanitari che sociali, con uno spazio specifico, ad esempio, per l’inserimento lavorativo.
Interverranno Carlo Lepri, psicologo e docente a contratto all’Università di Genova; Alessandro Cocchella, medico del Dipartimento di Ortogeriatria, Riabilitazione e Stabilizzazione (Area della Fragilità) nel Centro Regionale di Riferimento per la Sindrome di Down, presso l’Ente Ospedaliero Ospedali Galliera di Genova; Alessandro Ciuti, medico, dirigente della Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’ASL TO 5 di Carmagnola (Torino); Roberto Lala, medico, endocrinologo pediatrico ed Elena Banaudi, medico, cardiologa pediatrica, entrambi operanti presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino e Banaudi anche in veste di genitore; Fabio Lanfranco, medico della Cattedra di Endocrinologia all’Ospedale Molinette di Torino; Guido Barberis, medico, direttore della Struttura Complessa di Geriatria e Gerontologia dell’ ASL TO 5, anche in veste di genitore; Cecilia Marchisio, docente di Didattica e Pedagogia Speciale al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino; Gianfranco Bordone, direttore dell’Ufficio Coesione Sociale della Regione Piemonte; Monica Lo Cascio, direttore delle Politiche Sociali e dei Rapporti con le Aziende Sanitarie del Comune di Torino; Elisabetta Galligani, responsabile del Centro per l’Impiego di Rivoli (Torino). (S.B.)

Ringraziamo Chiara Gorzegno per la segnalazione.

È disponibile il programma completo del convegno. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: cepim@cepimtorino.191.it; segreteria@associazionedown.org; info@airdown.it.

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo