Una proiezione accessibile su 200!

«L’edizione di quest’anno del “Torino Film Festival” – segnala Paolo De Luca – non ha previsto pellicole accessibili, anzi no, a ridosso dell’inizio, grazie all’interessamento di privati, è spuntato un film, unica proiezione, nell’ultima giornata della manifestazione alle dieci di mattina, Terrore nello spazio… Altro che “terrore nello spazio”, sono i numeri a far terrore: una proiezione accessibile su 200!». Saremmo veramente molto lieti di poter ricevere motivate repliche e spiegazioni…

Viso di uomo con mano sul volto ed espressione di sconfortoPer fortuna arrivano i saldi e così si ritroverà il sorriso. Infatti, senza le letterone scarlatte del Torino Film Festival nelle Piazze San Carlo e Castello, i torinesi perdono un pezzo di gioia! Che tristezza senza il cinema, argomento che ha invaso i pensieri di tutti i cittadini per una settimana, com’era nei desiderata degli organizzatori della manifestazione!
Numeri, tanti numeri, certo, il freddo delle code, la beneficenza, la polemica sui troppi film, la “madrina gianduiotta”, la cronaca sulla mancata pennichella del direttore nella “notte show horror”, ma vuoi mettere la bellezza del festival, dove «ognuno può trovare le cose che gli piacciono»?
Paginate quotidiane, interviste, commenti ed eventi collaterali in sostituzione del red carpet, sembra che tutti i torinesi, tutti i turisti abbiano camminato con gli occhi in su, come nel videospot del Festival, forse una strategia mirata per non deludere chi avrebbe voluto leggere un riferimento, solo uno, all’accessibilità dei film… che infatti non esisteva!

Critici, intellettuali, cinefili, gente che sprizza sensibilità e sorride a trentadue denti, attori, collezionisti di biglietti, sponsor, filantropi e politici hanno fatto compagnia agli assessori alla cultura del Comune e della Regione nel non dire nulla sulla fruibilità per tutti, sul diritto all’accessibilità da parte delle persone con disabilità fisica o sensoriale o intellettiva.
L’edizione di quest’anno del Torino Film Festival, infatti, non ha previsto pellicole accessibili, anzi no, a ridosso dell’inizio, grazie all’interessamento di privati, è spuntato un film, unica proiezione, nell’ultima giornata della manifestazione alle dieci di mattina, Terrore nello spazio… Altro che “terrore nello spazio”, sono i numeri a far terrore: una proiezione accessibile su 200!
Cari giornalisti, cari amministratori, cari direttori, non c’è da vergognarsi? Un consiglio, in occasione del 3 Dicembre, Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità, evitate di parlare o almeno scusatevi!

Saremmo veramente molto lieti di poter ricevere motivate repliche e spiegazioni…

Cittadino con disabilità uditiva. Presidente dell’APIC (Associazione Portatori Impianto Cocleare).

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