La scuola diventi modello di inclusione per la società intera

A dirlo è il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, nel presentare due momenti istituzionali promossi per il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, «quando parleremo di accessibilità degli spazi e delle informazioni – scrive in una nota -, di qualità della vita scolastica, di linee guida per il miglioramento dell’inclusione e lo faremo insieme agli studenti e alle studentesse che frequentano le nostre scuole, dapprima alla Camera e successivamente al Ministero»

Ragazzi disabili a scuola«Parleremo di accessibilità degli spazi e delle informazioni, di qualità della vita scolastica, di linee guida per il miglioramento dell’inclusione e lo faremo insieme agli studenti e alle studentesse che frequentano le nostre scuole»: così Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, presenta in una nota due importanti momenti istituzionali in programma per il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, che quest’anno – come abbiamo già più volte segnalato in altre parti del giornale – è stata dedicata dalle Nazioni Unite al tema Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità.

«Insieme ai ragazzi e alle ragazze delle scuole – ricorda Faraone – promuoveremo innanzitutto un importante momento di dialogo alle 10, alla Camera dei Deputati, con i Parlamentari, con la presidente della Camera Laura Boldrini, con quello del Senato Piero Grasso e con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sessanta giovani provenienti da tutta Italia potranno far sentire la propria voce, esprimere i propri bisogni e prospettare modelli innovativi per una scuola e una società sempre più accoglienti e inclusive. Porteranno i loro punti di vista alle più importanti Istituzioni del nostro Paese».
«Nel pomeriggio – prosegue poi il Sottosegretario – sarò con loro al MIUR [il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, N.d.R.], pronto ad accogliere le loro proposte, ad ascoltare le loro esperienze, a condividere il loro vissuto quotidiano fatto di un’inclusione vera, viva, priva di quella subcultura che ancora oggi, purtroppo, in alcuni casi resiste e tende a escludere, distinguere e catalogare: “normale”, “autistico”, “down” o “ipovedente”. Per fortuna per la stragrande maggioranza dei ragazzi e delle ragazze l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è un fatto naturale di convivenza civile, un’occasione di ricchezza e non di disagio. Vanno oltre le leggi, i commi, i provvedimenti ad hoc. Ecco, dobbiamo imparare da loro e accompagnare la naturalezza dell’inclusione. Proprio per questo sono convinto che da loro arriveranno proposte, idee e suggerimenti interessanti per una scuola ancora più inclusiva».

«Il MIUR – conclude Faraone – è da tempo impegnato per fare della scuola un luogo reale d’accoglienza. Siamo all’avanguardia nell’inclusione scolastica, ma non dobbiamo cullarci sui risultati raggiunti, fino a quando permarranno sacche di ipocrisia, fino a quando ogni singola persona non troverà nell’ambiente scolastico un luogo dove esprimere le proprie potenzialità. Fino a quando ogni differenza non verrà vissuta come occasione di crescita. Lavoriamo insieme perché la scuola sia modello di inclusione per la società intera». (S.B.)

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