Io Cittadino (di “Serie A”, come tutti gli altri)

In occasione della Giornata Internazionale ed Europea delle Persone con Disabilità, l’Associazione ANFFAS ha lanciato il Progetto “Io Cittadino! Strumenti per la piena partecipazione, cittadinanza attiva e Self Advocacy delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale”, che verrà presentato ufficialmente il 10 dicembre a Roma, iniziativa di respiro internazionale, voluta per rendere pienamente esigibile il diritto delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale all’autodeterminazione e all’autorappresentanza

Omino rosso stretto in cerchio con altri omini bianchiQuestioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone di tutte le abilità: com’è ormai noto, è stato questo il tema scelto per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 Dicembre di quest’anno, un focus importante, concentrato sulle pari opportunità e sull’empowerment [crescita dell’autoconsapevolezza, N.d.R.], con una serie di sottotemi di altrettanta importanza e stretta attualità, quali l’accessibilità delle città, la necessità di aumentare i dati e le statistiche sulla disabilità, oltreché di favorire l’inclusione delle persone con disabilità cosiddette “invisibili”.
Esistono infatti – e sono la maggioranza – persone che hanno disabilità “invisibili”, disabilità che la società fa fatica a riconoscere ed accettare. Queste persone – su cui gravitano ancora forti pregiudizi e stigma, come ad esempio il fatto che non abbiano nulla da comunicare o da dire, che non possano essere messe nelle condizioni di dire come la pensano e di fare le proprie scelte, che non possano partecipare attivamente e dare un contributo di valore alla vita della società – sono ancora troppo spesso emarginate e segregate e i loro familiari lasciati soli. In particolare le più penalizzate sono le mamme, costrette a vivere come se qualcuno le avesse condannate agli “arresti domiciliari” pur senza aver commesso alcun reato.

Tra le persone con disabilità “invisibili”, una gran parte è rappresentata da quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale (malattie rare, disturbi dello spettro autistico, celebrolesioni, sindrome di Down, solo per citare alcune delle cause), alle quali, nonostante esistano numerose leggi che dovrebbero tutelarle, è di fatto precluso il diritto a non essere discriminate e ad essere pienamente incluse nella società in condizione di pari opportunità con tutti gli altri.
In altre parole, le persone con disabilità in particolare intellettiva e/o relazionale sono ancora viste come “pesi” e spesso come “cittadini di serie B” e come tali costrette a vivere.

In tale quadro, va ricordato sempre che i diritti sono tali solo se vengono resi esigibili e se le risorse allocate sono sufficienti ed efficaci. La partecipazione, l’empowerment e l’inclusione sociale – ovvero i temi che come si è detto sono stati al centro della Giornata Internazionale del 3 Dicembre – rappresentano appunto diritti fondamentali inviolabili e quindi si vorrebbero vedere più fatti e meno parole.
A tutte le persone con disabilità, cioè, dovrebbero essere forniti, attraverso il proprio Progetto di Vita, adeguati sostegni, atti a garantire la migliore qualità di vita possibile. Inoltre, la maggiore consapevolezza dei propri diritti e il poterli rivendicare ed esigere in prima persona rende concreto quel Nulla su di Noi senza di Noi, troppo spesso precluso a chi ha difficoltà ad autorappresentarsi.

Ecco perché l’ANFFAS, l’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), impegnata da ben cinquantotto anni nell’affermare la dignità e i diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari, nonché nell’autogestione di servizi volti a garantir loro la migliore qualità di vita possibile, ha deciso di cogliere l’occasione del 3 Dicembre di quest’anno non solo come momento di celebrazione, ma anche per dare concreta attuazione al nuovo ambizioso progetto denominato Io Cittadino! Strumenti per la piena partecipazione, cittadinanza attiva e Self Advocacy delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
In tal modo l’Associazione intende dare avvio al Movimento di Autorappresentanza Italiano (Self-Advocacy), nel pieno rispetto di quanto contenuto nella Dichiarazione di Roma per la Promozione ed il Sostegno dell’Auto-Rappresentanza in Europa, prodotta nel maggio scorso, e di quanto sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Il progetto verrà presentato ufficialmente il 10 dicembre a Roma, durante un incontro presso il Grand Hotel Palatino (Via Cavour, 213, ore 10) e avrà un ampio respiro internazionale: saranno infatti utilizzate competenze, metodologie ed esperienze maturate anche all’estero, nell’àmbito del movimento per la Self-Advocacy portato avanti dalle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di tutto il mondo. Importante, a tal fine, sarà l’apporto che daranno ai loro pari italiani i numerosi Self-Advocates europei e i rappresentanti della stessa European Platform of Self-Advocates (EPSA), nel percorso di empowerment e consapevolezza e di diffusione di metodologie e saperi sul tema.
Nel dettaglio, Io Cittadino! si svilupperà partendo dalla costituzione di otto gruppi pilota sul territorio italiano (Nord, Centro e Sud Italia), composti da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale che, in prima persona e con gli adeguati supporti, potranno rivendicare ed esigere i loro diritti a partire, appunto, dal diritto all’autodeterminazione, all’autorappresentanza e alla cittadinanza attiva. Gli autorappresentanti avranno inoltre la possibilità di partecipare più attivamente anche alle attività associative dell’ANFFAS a livello locale, regionale e nazionale.
Questi gruppi pilota rappresenteranno il “proto-nucleo” per la successiva costituzione della prima Piattaforma Nazionale di Autorappresentanti Italiani, per poi confluire anche nella Piattaforma Europea EPSA.
In parallelo verranno ovviamente coinvolte, formate e sensibilizzate le famiglie, i leader associativi e gli operatori, così da garantire i necessari supporti e sostegni.
Il progetto, infine, prevede anche una campagna di sensibilizzazione rivolta all’intera comunità, realizzata con la diretta e piena partecipazione delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale.

«Già lo scorso anno – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – sempre in occasione della Giornata Internazionale del 3 Dicembre, avevamo voluto ribadire il nostro impegno nel rendere pienamente esigibile il diritto delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale all’autodeterminazione e all’autorappresentanza, con pari diritti di partecipazione alla vita della comunità in tutti i suoi aspetti, ed Io Cittadino ne è oggi la prova concreta: occorre, infatti, squarciare il velo dell’invisibilità che spesso, come detto, accompagna la disabilità intellettiva e/o relazionale».
«La nostra speranza – aggiunge Speziale – è che questo progetto possa contribuire a far superare lo “stigma sociale” ancor oggi presente in larga parte dell’opinione pubblica, ma anche della sfera politico-istituzionale e burocratica. Le persone con disabilità non sono dei “pesi” da assistere o curare. Le stesse non devono essere lasciate ai margini della società, né diventare oggetto di pietismo. Le persone con disabilità devono essere finalmente considerate per ciò che sono e che hanno diritto di essere, ossia persone e cittadini come tutti, con pari diritti e pari dignità» (R.S.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net (Roberta Speziale).

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