Quale welfare domani?

Si chiamerà così l’incontro promosso per il 2 marzo a Roma dal Forum Nazionale del Terzo Settore, cui parteciperanno autorevoli rappresentanti istituzionali, e che sarà centrato sulla presentazione di due recenti pubblicazioni, vale a dire “Il welfare di prossimità. Partecipazione attiva, inclusione sociale e comunità”, curato da Francesco Messia e Chiara Venturelli e “Buono è giusto. Il welfare che costruiremo insieme” di Johnny Dotti e Maurizio Regosa

Copertina del libro "Il welfare di prossimità"La presentazione di due interessanti volumi recentemente pubblicati sarà al centro dell’incontro denominato Quale welfare domani?, organizzato per mercoledì 2 marzo a Roma (Roma Eventi – Fontana di Trevi, Piazza della Pilotta, 4, ore 15) dal Forum Nazionale del Terzo Settore.
Si tratta di Il welfare di prossimità. Partecipazione attiva, inclusione sociale e comunità, curato da Francesco Messia e Chiara Venturelli (Trento, Erickson, 2015) e di Buono è giusto. Il welfare che costruiremo insieme di Johnny Dotti e Maurizio Regosa (Bologna, Luca Sossella, 2015).

«Nel quadro del dibattito attuale e urgente sulle forme alternative e praticabili di welfare – è stato scritto del primo dei due volumi – Il welfare di prossimità raccoglie contributi provenienti da diverse esperienze e territori (una fattoria sociale, i servizi di collocamento mirato, le associazioni di volontariato, la cooperazione sociale, i servizi socio-sanitari), proponendo un cambiamento di paradigma culturale ed economico. Al centro viene messa la prossimità, che può diventare una soluzione per ottimizzare risorse e qualità della vita tramite nuove forme di scambio e collaborazioni che non si limitano a “tollerare” la diversità, ma la valorizzano. Il welfare di prossimità, che già esiste, ha bisogno di essere perfezionato con le istituzioni esistenti, come sistema aperto capace di affrontare le sfide del futuro».
Copertina del libro "Buono è giusto"Questa invece la presentazione editoriale del libro di Dotti e Ragusa: «Welfare non è un servizio, ma è una relazione. Avere cura degli altri è agire un modo di stare al mondo, è una dimensione umana che tocca alcuni snodi significativi: ospitalità, autorità, dovere, responsabilità. Ma negli anni il welfare è stato istituzionalizzato, perdendo il suo senso originario. “La mia porta è sempre aperta”, ha detto Papa Francesco. Aver chiuso la nostra porta, aver spostato tutto, in questi anni, verso l’istituzione è stato frutto di un processo culturale profondo, che ha comportato conseguenze altrettanto profonde. Occorre tornare a un’idea del welfare fondata sulla fiducia, sulla socialità, sulle idee di convivenza e cittadinanza. Questo libro avanza alcune proposte concrete e realizzabili, ma soprattutto cerca di disegnare una visione comunitaria del welfare, nel suo necessario legame con la democrazia e la partecipazione».

Introdotto da Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, l’incontro – oltre alla partecipazione dei curatori e degli autori dei due volumi – prevede gli interventi di Nerina Dirindin, senatrice, componente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, Donata Lenzi, deputata, componente della Commissione Affari Sociali della Camera, Raffaele Tangorra, direttore generale per l’Inclusione e i Diritti Sociali presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Rita Visini, assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio, Stefano Tassinari, coordinatore della Consulta Welfare del Forum Nazionale Terzo Settore, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD e Giorgio Righetti, direttore generale dell’ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio).
A concludere la giornata, è prevista una rappresentazione a cura del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, iniziativa promossa e organizzata dall’Assessorato al Sostegno Sociale e alla Sussidiarietà di Roma Capitale, insieme al Teatro di Roma e all’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: stampa@forumterzosettore.it.

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