Enti Pubblici e accessibilità digitale: chi fa le cose per bene?

Sarà ora più facile saperlo, grazie all’introduzione di alcune recenti novità – e in particolare di un’applicazione che renderà più semplice pubblicare gli Obiettivi di accessibilità – frutto anche del lavoro di analisi e ricerca svolto da uno specifico sottogruppo dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, l’organismo che monitora e promuove i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità

Uomo con disabilità al computerNei giorni scorsi l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha  reso disponibile sul proprio sito web una nuova applicazione che consentirà agli Enti della Pubblica Amministrazione di redigere e pubblicare più agevolmente gli Obiettivi di accessibilità, in scadenza il 31 marzo di ogni anno.
Tale applicazione, infatti, semplifica notevolmente la precedente modalità, guidando l’Ente coinvolto nella compilazione di un modulo già preimpostato con le possibili voci da selezionare, e successivamente con la produzione automatica di un file in formato .pdf accessibile, che l’Amministrazione compilatrice dovrà semplicemente pubblicare sul proprio sito web.

Ma quanti sono gli Enti Pubblici tenuti a tale pubblicazione? Il loro numero è noto grazie all’Indice IPA, il codice per la fatturazione elettronica:  sono poco meno di 23.000, di cui circa 8.100 Istituti Scolastici e 9.100 Amministrazioni Comunali.
Ricordiamo inoltre che la pubblicazione dei citati Obiettivi di accessibilità è la novità principale della Circolare n.1/16 dell’AgID, che ha aggiornato e attualizzato la precedente Circolare 61/13.
Questa nuova modalità sostituisce il precedente Modello B (sono comunque fatti salvi gli Obiettivi di accessibilità 2016 già pubblicati nella precedente modalità), e sarà uno strumento ulteriore per il monitoraggio dello stato di  accessibilità digitale della Pubblica Amministrazione.
Il tutto, va inoltre sottolineato, è stato reso possibile anche grazie al lavoro di analisi e ricerca condotto nell’estate dello scorso anno dallo specifico sottogruppo dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità (l’organismo previsto dalla Legge 18/09 di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, della quale tutela, monitora e promuove i princìpi), cui partecipa anche chi scrive, sia come rappresentante dell’ADV, l’Associazione Disabili Visivi aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), sia di AlmavivA, leader italiano nelle tecnologie dell’informazione.
Sarà dunque finalmente possibile, in breve tempo, sapere chi fa le cose per bene!

Consigliera nazionale dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), funzionario di AlmavivA, leader italiano nelle tecnologie dell’informazione.

Per ulteriori approfondimenti, suggeriamo di accedere al sito dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).

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