Diritto alla cura per i pazienti reumatici della Calabria

«Un Decreto prodotto dal Commissario ad Acta della Calabria ha sostanzialmente lasciato sguarniti quasi tutti i presìdi ospedalieri della Regione, relativamente ai posti di degenza per la Reumatologia, senza tenere conto, inoltre, degli standard di cura previsti». A denunciarlo è l’APMAR (Associazione Persone con Malattie Reumatiche), che oltre a segnalare un’Interrogazione Parlamentare sulla medesima questione, ha anche lanciato una petizione in internet, per chiedere l’abolizione di quel Decreto

Mani di malati reumatici«Il Decreto numero 30 del 3 marzo scorso, prodotto dal Commissario ad Acta della Regione Calabria, relativo all’organizzazione delle reti assistenziali, ha sancito l’attribuzione di soli quaranta posti di degenza ordinaria per la Reumatologia, trenta dei quali a una struttura privata di Cotronei in provincia di Crotone, lasciando sguarniti gli altri presìdi ospedalieri. Nello stesso Decreto, inoltre, non si è tenuto conto degli standard di cura previsti».
A denunciarlo è l’APMAR (Associazione Persone con Malattie Reumatiche), che segnala anche l’Interrogazione Parlamentare sulla medesima questione, presentata alla Camera dalla deputata Dalila Nesci.
Dal canto suo, la stessa APMAR ha lanciato una petizione in internet, che tutti possono sottoscrivere, chiedendo che quel Decreto venga abolito, «per ristabilire equità nell’erogazione delle cure, procedendo a una redistribuzione razionale dei posti letto e degli ambulatori di reumatologia, che tenga conto delle reali esigenze degli utenti/pazienti». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: segreteria@apmar.it.

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