Ogni tessera del puzzle è necessaria

«In un puzzle non vi è un pezzo uguale all’altro, così come ognuno di noi è diverso dagli altri, è unico. Nel puzzle non vi sono pezzi normali ed altri anormali, tutti hanno pari funzione, sono tutti necessari. Nella realtà invece accade spesso che la diversità costituisca un fattore discriminante»: si è ispirato a questo messaggio il logo che verrà apposto sulle diecimila magliette volute dalla Fondazione Cesare Serono, per sensibilizzare sulla disabilità, nell’àmbito della campagna di comunicazione “TTT – Ten Thousand T-shirts for Disability”

Logo vincitore del concorso della Fondazione Cesare Serono, 2016

Tre diverse versioni del logo che ha vinto il concorso lanciato dalla Fondazione Cesare Serono

«Essere persone con disabilità significa ancora e troppo spesso, se non essere esclusi, avere delle difficoltà. Difficoltà in ambito scolastico, nel mondo del lavoro, nel tempo libero, in àmbito sociale, nella vita di tutti i giorni. Almeno in Italia, quanto previsto dalla Costituzione in materia di parità di diritti, non sempre, ed è un eufemismo, trova puntuale realizzazione».
Così Gianfranco Conti, direttore della Fondazione Cesare Serono di Roma, impegnata ormai da tempo anche sul fronte della disabilità, aveva presentato la campagna denominata TTT – Ten Thousand T-shirts for Disability, voluta dalla Fondazione stessa per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della disabilità attraverso la produzione di una linea di diecimila magliette.
Contemporaneamente era stato lanciato anche un concorso per trovare il logo adatto da apporre su quelle magliette, insieme a un messaggio sotto forma di vignette, frasi o altre immagini.

Ebbene, nei giorni scorsi una giuria presieduta da Luca Pancalli, presidente nazionale del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e composta anche da Cinzia Ferrara, presidente dell’AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), da Giovanna Talocci, vicepresidente dell’ADI (Associazione Disegno Industriale) e dal citato Gianfranco Conti, ha scelto il lavoro proposto da Emanuele Di Quattro di Vittoria (Ragusa), che qui a fianco pubblichiamo, in alcune diverse versioni.
Particolarmente significativo il messaggio cui si è ispirato il realizzatore del logo: «In un puzzle non vi è un pezzo uguale all’altro, così come ognuno di noi è diverso dagli altri, è unico. Nel puzzle non vi sono pezzi normali ed altri anormali, tutti hanno pari funzione, sono tutti necessari. Nella realtà invece accade spesso che la diversità costituisca un fattore discriminante».

«Il lavoro della giuria – sottolinea il Direttore della Fondazione Serono – non è stato facile, perché il concorso ha raccolto più di centotrenta proposte, tutte di alto livello ed estremamente interessanti. Tra tutte, abbiamo deciso di scegliere quella che più ci ha colpiti, sia dal punto di vista grafico, sia per il concetto che vuole esprimere, ma in ogni caso, anche se il vincitore è stato solo uno, si può dire che tutti gli altri si siano classificati secondi a pari merito». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: TTT4Disability@fondazioneserono.org (Lorenzo Lione).

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