Un’indagine contro discriminazioni e spettacolarizzazioni

Un’indagine conoscitiva voluta per verificare la corretta applicazione della normativa sul riconoscimento delle minorazioni civili, in particolare in àmbito di disabilità visive. «Considerata poi la spettacolarizzazione e il clamore suscitato dalle recenti indagini nei confronti di presunti “falsi invalidi” e “falsi ciechi” – sottolinea Assia Andrao, presidente dell’Associazione Retina Italia, che ha promosso l’iniziativa – vogliamo anche accertare la portata effettiva di tale fenomeno, per ravvisarne eventuali comportamenti discriminatori»

Giovane donna cieca

Una giovane donna non vedente

«Abbiamo voluto promuovere questa indagine conoscitiva, per verificare la corretta applicazione della normativa vigente in materia di riconoscimento delle minorazioni civili, e in particolare della Legge 138/01 [“Classificazione e quantificazione delle minorazioni visive e norme in materia di accertamenti oculistici”, N.d.R.], anche agli effetti della concessione delle relative provvidenze economiche. E questo con l’obiettivo di denunciare, nelle sedi competenti e qualora se ne ravvisi l’opportunità, mancate o illegittime applicazioni della suddetta normativa, nonché proporne modifiche, al fine di eliminare possibili criticità e ridurre al minimo i disagi per i cittadini».
Così Assia Andrao, presidente di Retina Italia, l’Associazione Nazionale per la Lotta alle Distrofie Retiniche, aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presenta l’iniziativa promossa in questi giorni, basata su un questionario già indirizzato a numerose persone con minorazioni visive – anche non aderenti all’Associazione – ma aperto a chiunque voglia collaborare.

«Considerata inoltre la spettacolarizzazione e il clamore suscitato presso l’opinione pubblica dalle recenti indagini nei confronti di presunti “falsi invalidi” e, in particolare, di presunti “falsi ciechi” – aggiunge Andrao – la presente indagine ha lo scopo ulteriore di accertare la portata effettiva di tale fenomeno. Qualora poi siano ravvisabili comportamenti di natura discriminatoria, valuteremo certamente l’opportunità di agire in via giurisdizionale a tutela delle persone vittime di discriminazioni, ai sensi della Legge 67/06 [“Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”, N.d.R.]». (S.B.)

Tutti coloro che desiderano contribuire all’indagine promossa dall’Associazione Retina Italia possono richiedere il questionario a: sandramanescalchi@retinaitalia.org o carlamondolfo@retinaitalia.org. Il questionario stesso (che potrà essere redatto in forma anonima, omettendo i dati indicati come facoltativi) verrà inviato via posta elettronica e si potrà anche usufruire di un servizio di assistenza telefonica per la compilazione. Per ulteriori informazioni e approfondimenti, oltre ai due recapiti citati, anche: info@retinaitalia.org.

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