Disabilità e violenza di genere: una questione da affrontare

È questo il titolo dell’interessante incontro promosso, in collaborazione con l’Università inglese del Kent, da Differenza Donna, organizzazione che si propone l’obiettivo di fare emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza di genere, con la consapevolezza che la discriminazione, l’emarginazione e la sopraffazione nei confronti delle donne costituiscano un fenomeno sociale diffuso, grave e complesso, che solo competenze specifiche possono combattere con efficacia

Foto di spalle a una donna in carrozzina in ombra davanti a una porta-finestra apertaNell’àmbito del ciclo di appuntamenti denominato Ferite dimenticate. Prospettive di genere sulla violenza sociale, è in programma per martedì 21 giugno, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma (Via Lungara, 19, ore 10-13), l’interessante incontro intitolato Disabilità e violenza di genere: una questione da affrontare, promosso, in collaborazione con l’Università inglese del Kent, da Differenza Donna, organizzazione nata nel 1989, con l’obiettivo di fare emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza di genere, con la consapevolezza che la discriminazione, l’emarginazione e la sopraffazione nei confronti delle donne costituiscano un fenomeno sociale diffuso, grave e complesso, che solo competenze specifiche possono combattere con efficacia.

Coordinato da Teresa Manente, responsabile dell’Ufficio Legale di Differenza Donna, l’incontro prevede gli interventi di Tiziana Zannini, coordinatrice del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio; Giovanni Travaglino dell’Università del Kent; Elisa Ercoli, presidente di Differenza Donna; Maria Grazia Passuello, presidente di Solidea – Istituzione di Genere Femminile e Solidarietà della Città Metropolitana di Roma Capitale; Rosalba Taddeini, referente dello Sportello Multiple Discriminazioni di Differenza Donna; Cristiana Macchiusi, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale Penale di Roma; Marisa Mosetti, giudice del Tribunale Penale di Roma; Giusy Russo, ricercatrice di Differenza Donna; Monica Velletti, giudice del Tribunale Civile di Roma (Sezione Famiglia); Simona Napolitani, referente per il Settore Civile dell’Ufficio Legale di Differenza Donna.
È prevista inoltre la preziosa testimonianza diretta di Emanuela e della madre. (S.B.)

Ringraziamo Valentina Pescetti per la segnalazione.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: d.donna@differenzadonna.it.

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