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Parchi naturali e didattici: una bella storia da comunicare

Viale del Parco di San Rossore (Pisa)

Un viale del Parco di San Rossore (Pisa), affiancato da alti pini marittimi

«Sono due i motivi fondamentali per i quali i parchi hanno dedicato attenzione al problema dell’accessibilità, il primo legato a questioni di mera applicazione delle leggi esistenti, il secondo per un principio culturale ed etico, principio che, nel lungo periodo, è il più significativo».
Lo dichiarano i promotori dell’interessante convegno intitolato Parchi naturali e didattici: una bella storia da comunicare, tutto dedicato all’accessibilità dei parchi naturali e in programma il 24 giugno prossimo presso la Sala Gronchi del Parco di San Rossore (Pisa), appuntamento del quale nel box in calce segnaliamo anche i vari partecipanti.

L’iniziativa è stata voluta da CERPA Italia (Centro Europeo per la Ricerca e la Promozione dell’Accessibilità), con la collaborazione e il contributo della Regione Toscana, del CRID-TSC (Centro Regionale di Informazione e Documentazione sull’Accessibilità) e dello stesso Parco di San Rossore, «soggetti che – come si legge nella presentazione – condividono come comune denominatore la centralità della persona, i suoi bisogni rispetto alla disabilità e vulnerabilità, il benessere ambientale e la sicurezza all’interno di una dimensione inclusiva, ossia non discriminante, avendo a cuore, contemporaneamente, l’educazione alla conoscenza e al rispetto della natura ospitante».

«La fruibilità delle strutture e dei servizi presenti all’interno di un parco – viene ulteriormente sottolineato da CERPA Italia – rappresenta una condizione fondamentale per trasmettere divertimento, valori educativi, conoscenza e la conservazione della natura, integrandosi armonicamente con l’eterogeneità degli utenti che li frequentano, dato imprescindibile, questo, per il rispetto di ciascuno con le proprie esigenze, con le proprie diversità. È per questa ragione che nel tempo le aree protette si stanno attrezzando per migliorare la qualità e la fruibilità dei propri servizi e delle proprie strutture».

Particolare a nostro avviso non trascurabile, l’intero evento si avvarrà del servizio di sottotitolazione, curato dall’Associazione CulturAbile. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@cerpa.org.

Il convegno Parchi naturali e didattici: una bella storia da comunicare, in programma per il 24 giugno alla Sala Gronchi del Parco di San Rossore (Pisa), sarà moderato da Simone Fanti, giornalista del «Corriere della Sera», uno dei fondatori del blog InVisibili, firma spesso presente anche sulle pagine di «Superando.it».
I saluti di apertura saranno affidati ad Andrea Valdrè della Regione Toscana, Sandra Capuzzi, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pisa e Presidente della Società della Salute Pisana, Giovanni Maffei Cardellini, presidente del Parco di San Rossore e Gaetano Venturelli, presidente di CERPA Italia.
Seguiranno gli interventi di Beatrice Marucci, agronoma di CERPA Italia (Natura, in relazione); Leris Fantini, consulente di CERPA Italia (Dopo la Carta di Norcia); Anna Rotellini, architetto della Regione Toscana, Settore Paesaggio (Paesaggio e accessibilità); Luca Marzi, architetto (Pianificazione: approccio metodologico e strumenti); Gabriele Favagrossa, esperto dell’AIAS (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici), della LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH) e della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) (Mobilità e trasporti di contesto); Andrea Gennai, direttore del Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli (Strategie ed esperienze di accessibilità nelle aree naturali protette); Andrea Cavani, architetto di CERPA Italia e Giancarlo Martinelli, architetto dell’Archivio “Arch. Cesare Leonardi” (Il signor alberi ed il parco di Bosco Albergati); Maria Pizzamiglio, architetto di CERPA Italia (Vivere il parco); Maria Evelina Franzoni, blogger (Comunicare il parco); Lorenzo Borghi del Direttivo dell’Associazione LIPU (Dalle esperienze passate, costruire nuovi modelli).

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