Il “Dopo di Noi” è Legge: l’ANFFAS sollecita gli atti applicativi

«Continueremo a vigilare attentamente, affinché ciascuna delle azioni previste da questa Legge venga adeguatamente e correttamente messa in pratica, per garantire a migliaia di persone con disabilità e alle loro famiglie il diritto a un futuro di maggiore serenità, progettando il “Dopo di Noi” nel “Durante Noi”, nel segno della de-istituzionalizzazione e del diritto di poter scegliere dove vivere, come vivere e con chi vivere»: lo dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS, dopo l’entrata in vigore, nei giorni scorsi, della Legge sul “Dopo di Noi”

Padre insieme a figlio con disabilità«Continueremo a vigilare attentamente, insieme alla nostra Fondazione Nazionale “Dopo di Noi”, affinché ciascuna delle azioni previste da questa Legge venga adeguatamente e correttamente messa in pratica, ad ogni livello, per garantire a migliaia di persone con disabilità e alle loro famiglie il diritto a un futuro di maggiore serenità, progettando il “Dopo di Noi” nel “Durante Noi”, nel segno della de-istituzionalizzazione e del diritto, sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, di poter scegliere dove vivere, come vivere e con chi vivere».
Lo dichiara in una nota Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), dopo l’entrata in vigore, nei giorni scorsi, coincidente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, della nuova norma sul “Dopo di Noi”, ovvero della Legge 112/16 (Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare), che «entrando nel nostro sistema giuridico di protezione e promozione delle persone con disabilità – come viene sottolineato dall’ANFFAS – inserisce un nuovo e importante tassello nella costruzione del loro percorso di vita».

«Secondo quanto disposto dalla Legge stessa – prosegue la nota diffusa dall’Associazione di Speziale – occorre adesso porre in essere tutta una serie di azioni attuative ai vari livelli di governo, con modalità e tempi già prestabiliti. In particolare, la prima azione che chiediamo è che la Presidenza del Consiglio, così come prevede l’articolo 7, avvii, al più presto, idonee campagne informative, in modo che le persone con disabilità e i loro familiari ricevano corrette informazioni su come cogliere al meglio le opportunità offerte dalla legge».
«Forti dell’esperienza maturata in quasi sessant’anni di vita associativa – conclude la nota – e del trentennale lavoro della nostra Fondazione “Dopo di Noi”, rappresentiamo oggi in Italia oltre 30.000 persone con disabilità intellettive e i loro familiari, e in tal senso intendiamo continuare nella nostra opera di tutela, monitoraggio e informazione, che hanno caratterizzato il nostro impegno, lungo l’intero iter che ha portato all’approvazione della Legge».
A dare ulteriore sostanza e concretezza a queste parole, l’ANFFAS ha anche predisposto un’utile tabella riepilogativa (disponibile cliccando qui), delle azioni da porre in essere e della relativa tempistica, per rendere totalmente operativa la nuova Legge 112/16. (S.B.)

Ricordiamo ancora la disponibilità della tabella riepilogativa sulla Legge 112/16, predisposta dall’ANFFAS. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@anffas.net (Roberta Speziale).

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