Barbatella in fiore

Un progetto inclusivo in cui bimbi e ragazzi con disturbo dello spettro autistico potranno divertirsi insieme a coetanei a sviluppo tipico e condividere un’esperienza a contatto con la natura e con una realtà vinicola importante del territorio: sarà questo “Barbatella in fiore”, bella iniziativa promossa dall’ANGSA di Sassari (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), che prenderà il via il 9 luglio in provincia di Sassari, ispirandosi nella sua denominazione a quella piccola piantina di vite che dà inizio al futuro vino

Locandina del Progetto "Barbatella in fiore" dell'ANGSA di SassariLa barbatella è una piccola piantina di vite che dà inizio al futuro vino e proprio ad essa è dedicato il bel progetto denominato appunto Barbatella in fiore, promosso dall’ANGSA di Sassari (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), insieme ad AKeA – Tenute Deiana.
«L’iniziativa – spiega Giovanna Tuffu, presidente dell’ANGSA di Sassari – nasce da un’idea della nostra volontaria Patrizia Porcu e si svilupperà nelle Tenute Deiana, tra Sorso e Perfugas, in provincia di Sassari, esattamente in località Tres Montes, lungo l’arco di tre giornate, coinvolgendo venticinque bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 18 anni. Si tratta di un progetto inclusivo in cui bimbi e ragazzi con disturbo dello spettro autistico potranno divertirsi insieme a coetanei a sviluppo tipico e condividere un’esperienza a contatto con la natura e con una realtà vinicola importante del territorio».

Si partirà dunque nella mattinata di sabato 9 luglio, con una lezione teorico-pratica sulla crescita e lo sviluppo della vite, tenuta da Luca Deiana, ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Sassari, oltreché fondatore del Progetto AKeA, acronimo che significa A Chent’Annos, ovvero l’augurio sardo “A cent’anni!”.
Dal 1996 ad oggi, tra l’altro, Deiana ha catalogato oltre tremila persone ultracentenarie e lavora con un’équipe di giovani medici, per scoprire il gene della longevità, un impegno sul campo che ha dato vita ad una bio-banca in cui sono raccolte tutte le informazioni (DNA, genealogia, abitudini alimentari).
La seconda giornata del progetto, invece, è prevista per il mese di settembre, in una data ancora da definirsi, con i giovani che potranno fare esperienza della vendemmia, mentre l’appuntamento conclusivo si avrà in ottobre, con un’iniziativa pubblica e conviviale che prevede la degustazione del vino dell’annata precedente. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: angsassarionlus@gmail.com.

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