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Quei dati inquietanti sull’aumento della povertà

Bambina piccola e sola, fotografata di spalle

I dati dell’ISTAT sull’aumento della povertà dei minori nel nostro Paese fotografano una situazione molto grave

Vi sono due assunti fondamentali spesso ripetuti sulle pagine di «Superando.it», come ben sanno i nostri Lettori: da una parte, cioè, che la disabilità è uno dei primi determinanti della povertà, dell’impoverimento e dell’esclusione sociale, dall’altra che i minori con disabilità sono “i più vulnerabili tra i vulnerabili”.
Ricordando quindi questi concetti, non possono certo confortare i dati prodotti dall’ISTAT, riguardanti il drammatico aumento della povertà assoluta nel nostro Paese, con punte sorprendenti relative proprio ai minori.

«I dati dell’ISTAT sui minori in povertà – commenta Raffaela Milano, che dirige i Programmi Italia-Europa di Save the Children – fotografano una situazione molto grave. Il numero di quelli che vivono in condizioni di povertà assoluta è ulteriormente aumentato, raggiungendo quota 1 milione e 131.000 minori, così come cresce anche quello dei bambini e adolescenti che vivono in condizioni di povertà relativa, che arriva a 2 milioni e 110.000. Si assiste dunque a un preoccupante peggioramento rispetto allo scorso anno su entrambi gli indicatori di povertà, ricordando che ogni bambino che soffre una condizione di grave povertà e deprivazione materiale, ne subisce le conseguenze sia nell’immediato che nel proprio futuro, rischiando di comprometterlo in maniera significativa».
«L’aggravarsi della situazione in cui vivono moltissimi bambini e ragazzi in Italia – prosegue Milano – ci dice che non c’è più altro tempo da perdere per intervenire e bisogna fare presto. Il Piano Nazionale per l’Infanzia, all’interno del quale era previsto un piano di contrasto alla povertà minorile, è fermo al Consiglio dei Ministri ed è necessario che sia sbloccato subito, per dare avvio a un intervento organico. È inoltre fondamentale accelerare la piena attuazione delle misure comprese nell’ultima Legge di Stabilità, dal SIA (Sostegno per l’inclusione Attiva) al Fondo Povertà Educativa».

Nella nota in cui riporta le dichiarazioni di Milano, Save the Children fa anche riferimento al Reddito di Inclusione Sociale (REIS), vero e proprio “cavallo di battaglia” – come avevamo raccontato anche da queste pagine – dell’Allenza contro la Povertà, che sempre secondo Save the Children, «potrebbe contribuire in maniera significativa al contrasto della povertà anche per i minori».
L’Alleanza contro la Povertà, lo ricordiamo, è una realtà composta da varie note organizzazioni di rilevanza nazionale, appartenenti al mondo delle Istituzioni, dei Sindacati e del Terzo Settore, tra i cui soggetti fondatori vi è anche il Forum Nazionale del Terzo Settore, al quale aderisce la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@savethechildren.org.

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