Un “capolavoro” friulano dal Nepal

Si chiama infatti proprio “Masterpiece”, ovvero “capolavoro”, uno dei numerosi progetti avviati dall’Associazione Friuli Mandi Nepal Namastè, in un Paese come il Nepal, colpito da guerre ed eventi catastrofici, che ha un estremo bisogno di scolarizzazione, sviluppo economico e ricostruzione, pace e solidarietà. Una bella storia di volontariato internazionale, con tante iniziative già concretizzate, principalmente a favore dei bambini, tra le quali anche il coinvolgimento nella realizzazione di un centro di riabilitazione per giovani con disabilità

Nepal, Center for Disabled Children Assistance con Friuli Mandi Nepal Namsté

Le persone dell’Associazione Friuli Mandi Nepal Manastè a Katmandu, capitale del Nepal, insieme ai bambini e ai ragazzi del Center for Disabled Children Assistance, oltreché con la guida Dendi Sherpa (primo a destra), fondatore della struttura

La loro è una  storia davvero straordinaria, iniziata alcuni anni fa per caso, dopo un trekking nel Tibet, che ne ha «mutato la voglia di avventura in voglia di aiutare le persone». Ed è così che questi amici hanno unito le loro forze per costruire l’Associazione Friuli Mandi Nepal Namastè, che in pochi anni è riuscita a concretizzare numerosi progetti di sostegno alle popolazioni del Nepal – lo Stato dell’Asia prevalentemente montuoso, compreso tra la pianura del Gange e la catena montuosa dell’Himalaya – principalmente a favore dei bambini, per dare loro un’istruzione scolastica che consenta di garantirsi un futuro.
Dalla realizzazione di orfanotrofi e scuole, a collaborazioni con centri medici e di riabilitazione per giovani con disabilità, l’impegno di Friuli Mandi Nepal Namastè non si è fermato nemmeno davanti al devastante terremoto che ha colpito il Paese nel mese di aprile dello scorso anno, causando morte e disperazione in una terra già svantaggiata (oltre tre milioni di sfollati, migliaia di edifici distrutti). Anche in tale occasione, infatti, l’Associazione ha intrapreso un lavoro di ricostruzione, avviando diversi cantieri e organizzando numerose raccolte fondi in Friuli Venezia Giulia, per il recupero delle strutture e per il sostegno ai loro bambini.

«L’obiettivo fondamentale è quello di continuare a insegnare ai ragazzi orfani un mestiere», ci spiega Alessandro Cozzutti, che assieme a Massimo Rossetto, presidente di Friuli Mandi Nepal Namastè, è responsabile e referente locale del Progetto Masterpiece (“capolavoro”), programma dedicato a sostenere le famiglie più povere e i bambini orfani della capitale Katmandu, all insegna della formazione professionale, curata da insegnanti di taglio e cucito e falegnameria. «Puntiamo – dice – a permettere loro, al raggiungimento dei 18 anni, quando devono uscire dall’orfanotrofio, di trovare un lavoro e poter essere indipendenti. C’è bisogno più che mai di dare la possibilità di sopravvivenza e autonomia alle famiglie nepalesi che hanno perso tutto a causa del sisma del 2015. Stiamo anche raccogliendo fondi finalizzati alla creazione di piccole realtà agricole e di allevamento che consentano la sussistenza delle persone coinvolte. L’intento è consentire l’utilizzo diretto dei prodotti nonché la loro vendita in loco e quindi avviare un processo virtuoso di micro-economia basato sulla sussistenza e la dignità delle persone».
In sostanza Masterpiece consiste nella realizzazione e nell’avvio di laboratori di falegnameria, lavorazione del ferro e sartoria. Sono previsti l’acquisto delle attrezzature e l’individuazione di professionisti in grado di trasmettere le competenze necessarie per l’apprendimento di un mestiere e favorire così l’acquisizione di indipendenza.

Nepal, Progetto "Masterpiece"

Giovani nepalesi attive nel laboratorio di sartoria, avviato nell’àmbito del Progetto “Masterpiece”

Quest’anno, inoltre, l’Associazione friulana è coinvolta anche nella realizzazione di un centro di riabilitazione per bambini e ragazzi con disabilità, a sostegno del Center for Disabled Children Assistance, struttura locale fondata dalla guida Dendi Sherpa, che ha costruito una “casa famiglia” per giovani con disabilità provenienti da zone montane dell’Himalaya, lontani dai centri abitati più sviluppati e quindi impossibilitati a vivere in un contesto sociale adeguato e a usufruire delle necessarie cure sanitarie e riabilitative.
I bambini con disabilità intellettive e fisiche, dagli 8 ai 15 anni, vivono in un contesto familiare di co-housing (“coabitazione”), con programmi di istruzione adatti a garantire loro una vita dignitosa e circondata da affetto, oltre alla possibilità di fare ginnastica e riabilitazione in una struttura adeguata.

Una delegazione di Friuli Mandi Nepal Namastè è recentemente rientrata da un viaggio in Nepal, dove ha fatto visita ai vari centri avviati. Alla presenza poi di Alessandro Cozzutti e Silva Copetti, altra promotrice di Masterpiece, è stato inaugurato il primo corso professionale di taglio e cucito dedicato alla memoria di Alessandro Franceschi, per ragazze orfane o particolarmente bisognose.
Al di là poi dello specifico progetto di cui abbiamo raccontato, possiamo dire che sono decisamente tanti i “capolavori” di questa Associazione friulana in Nepal, dislocati in una vasta area di un Paese duramente colpito da guerre ed eventi catastrofici. Un impegno tutto a favore di un popolo che ha un estremo bisogno di scolarizzazione, sviluppo economico e ricostruzione, pace e solidarietà.

Ogni ulteriore approfondimento è disponibile nel sito dell’Associazione Friuli Mandi Nepal Namastè.

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