Una meraviglia nei pressi di Genova, aperta a tutti

Sta per riaprire a Pegli, quartiere a ponente di Genova, lo storico Parco di Villa Durazzo Pallavicini, vera eccellenza nell’àmbito del giardino storico romantico italiano ed europeo, e dopo parecchi decenni e lunghi lavori di restauro, esso tornerà ad essere nuovamente visitabile per intero, con un “valore aggiunto” in più, ovvero con una grande attenzione e anche il desiderio di accogliere persone con diversi tipi di disabilità

Tavola tattile predisposta per il Parco di Villa Durazzo Pallavicini, Pegli (Genova)

Una delle tavole tattili predisposte per la visita al Parco di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli (Genova)

Come ci segnala la consulente culturale Lidia Schichter, da domani, 23 settembre, riaprirà a Pegli, quartiere a ponente di Genova, lo storico Parco di Villa Durazzo Pallavicini e dopo parecchi decenni e lunghi lavori di restauro, esso tornerà ad essere nuovamente visitabile per intero, con un “valore aggiunto” in più. «Già scelto in passato anche per le sue qualità terapeutiche – informa infatti Schichter – questo luogo unico dove ritrovare se stessi e lasciare scorrere le emozioni, avrà sempre più attenzione e desiderio di accogliere persone con disabilità».

Una prima occasione “speciale” è già in programma per domenica 25, quando in corrispondenza delle Giornate Europee del Patrimonio, è prevista una visita guidata a tutto il giardino, vero e proprio “viaggio esperienziale” di circa tre ore, con l’aiuto delle tavole tattili rivolte a persone non vedenti e ipovedenti, realizzate dalla stessa Schichter, insieme a Beatrice De Bernardi.
Ben presto, poi, tra le altre iniziative verranno predisposte “visite lente”, rivolgendosi a tutte le persone con disabilità psicosensoriali, ma anche a chi soffre della malattia di Alzheimer o di cardiopatie croniche.

Realizzato tra il 1840 e il 1846, su progetto dell’architetto Michele Canzio e per volere del marchese Ignazio Alessandro Pallavicini, il Parco Durazzo Pallavicini rappresenta decisamente un’eccellenza nell’àmbito del giardino storico romantico italiano ed europeo. Sua caratteristica unica è quella di svilupparsi su 8 ettari di collina, strutturandosi su un vero e proprio “racconto teatrale”, a sfumature esoterico-massoniche, che rendono la visita un’esperienza storico-culturale, paesaggistico-botanica, ma anche meditativo-filosofica.
Il percorso è articolato in tre atti ognuno dei quali composto da quattro scene caratterizzate da laghi, torrentelli, cascate, edifici da giardino, arredi, piante rare, scorci visivi e “inganni scenografici”, «capaci – sottolinea Schichter – di appropriarsi del panorama esterno e di dilatare quasi all’infinito i confini di questo luogo “magico”». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: lidiaschichter@gmail.com.

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