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Guardare con attenzione al Disability Management

Giovane in carrozzina lavora al computerCome ha avuto modo di scrivere a suo tempo su queste stesse pagine Silvia Bruzzone, «il Disability/Diversity Management è un’organizzazione flessibile del rientro del lavoratore con disabilità o diversità in azienda, modulato da interventi e azioni specifiche di tipo riabilitativo, ergonomico, organizzativo, in relazione alle concrete necessità, professionalità e con i cicli produttivi aziendali. Si tratta di un processo ormai consolidato in altri Paesi, dove numerosi studi hanno dimostrato che esso è vantaggioso per tutti gli attori in campo: prevede infatti un contenimento delle spese per i Governi; il risparmio economico e l’aumento della produttività per i datori di lavoro; una miglior protezione dell’occupazione dei lavoratori».
Teorizzato per la prima volta negli Anni Ottanta, il Disability Management può anche più semplicemente essere definito come un modo per conciliare il diritto all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e dei malati cronici con le esigenze di efficienza delle imprese, una necessità economica, dunque, ma anche un modo per soddisfare l’insopprimibile bisogno di identità e inclusione attraverso e nel lavoro.

Come detto, la pratica ha già incominciato a diffondersi da tempo in altri Paesi – come gli Stati Uniti e il Canada – mentre resta ancora assai poco conosciuta in Italia. Parte dunque da questa constatazione l’idea di promuovere a Milano, per il 25 novembre prossimo, il Primo Convegno Nazionale sul Disability Management, intitolato Disability Management: buone pratiche e prospettive future in Italia, da parte di IBM Italia e dell’Associazione di Promozione Sociale Pianeta Persona, che si avvarranno per l’occasione del patrocinio della Regione Lombardia, del Comune e del Politecnico di Milano, del CALD (Coordinamento degli Atenei Lombardi per la Disabilità) e dell’ADAPT (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del Lavoro e le Relazioni Industriali).
«L’obiettivo – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – è proprio quello di mettere a fuoco i progetti che in tale àmbito hanno avuto finora risultati positivi e concreti, in modo da implementarne di nuovi e creare le condizioni per l’impiego efficace delle persone con disabilità all’interno delle organizzazioni».

Alla giornata interverranno studiosi di fama nazionale e internazionale, rappresentanti delle Istituzioni, manager di grandi imprese, professionisti e operatori del Terzo Settore.
Nella prima sessione (Interventi), verranno approfonditi gli aspetti concettuali del Disability Management, secondo differenti prospettive e àmbiti disciplinari. Successivamente, saranno presentate e discusse problematiche specifiche, iniziative e casi concreti, nel corso di una tavola rotonda; nella Sessione Poster, infine, parallela alle precedenti, i singoli professionisti e i ricercatori presenteranno i propri progetti, creando così uno spazio di confronto diretto tra tutti i partecipanti. A tal proposito, va ricordato che sarà possibile partecipare a quest’ultima Sessione, con lavori propri, fino al 24 ottobre.
A presentare e moderare i lavori saranno Consuelo Battistelli, Diversity Engagement Partner di IBM Italia e Veronica Mattana, psicologa del lavoro e ricercatrice indipendente, oltreché referente per la Sardegna dell’ADV (Associazione Disabili Visivi). (S.B.)

La partecipazione alla giornata del 25 novembre a Milano è gratuita, ma è richiesta la registrazione online (effettuabile a questo link). Tutte le informazioni sono disponibili nella pagina web dedicata all’evento.

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