Un grande evento di spettacolo, tutto per la ricerca

Il 17 ottobre a Milano, Ray Wilson, cantautore scozzese che ha fatto parte dello “storico” gruppo rock dei Genesis, tornerà a esibirsi dopo dieci anni su un palcoscenico italiano, in un concerto che sarà tutto in favore del nascente NEMO Clinical Research Center, struttura che affiancherà il Centro Clinico NEMO di Milano, per ospitare ricerche e sperimentazioni di nuove terapie contro le distrofie, le atrofie muscolari e la sclerosi laterale amiotrofica

Ray Wilson

Ray Wilson, durante la presentazione del concerto del 17 ottobre a Milano, in favore del Centro Clinico NEMO

Abbiamo seguito sin dall’avvio, alla fine del 2007, le attività del Centro Clinico NEMO (NEuroMuscular Omnicentre) di Milano, struttura creata e gestita dalla Fondazione Serena, frutto, quest’ultima, del sodalizio tra UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), Fondazione Telethon e l’Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda (fino al 2013), cui si sono successivamente affiancate l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e le Associazioni Famiglie SMA (Atrofia Muscolare Spinale) e Slanciamoci.
Come avevamo scritto nove anni fa, NEMO sorgeva come «nuova struttura polifunzionale a carattere riabilitativo, proponendosi di diventare un centro clinico di eccellenza e un riferimento per la sanità locale e nazionale, in grado di rispondere in modo specifico a tutte le necessità di chi è affetto da una malattia neuromuscolare (distrofie, amiotrofie, miotonie ecc.) o da SLA (sclerosi laterale amiotrofica), oltre che di intervenire con i mezzi più idonei per fornire un’efficace prevenzione. Una vera e propria “novità” nel suo genere, per il nostro Paese, all’avanguardia sia dal punto di vista clinico che tecnologico, all’insegna di un progetto al centro del quale vi è la persona, nella sua globalità fisica, psichica, affettiva e relazionale».
Via via negli anni, poi, il modello di NEMO aveva portato a promuovere esperienze analoghe a Messina (NEMO Sud), Roma e Arenzano (Genova).
Qualche mese fa, infine, avevamo segnalato come stesse per nascere a fianco della struttura milanese il NEMO Clinical Research Center, ovvero 650 metri quadrati di laboratori e spazi per la sperimentazione di nuove terapie contro le malattie neuromuscolari.

Proprio per dare impulso a quest’ultima realtà, grazie a una raccolta fondi sostenuta anche dalla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport, è in programma per il 17 ottobre al Fabrique di Milano un grande evento di spettacolo, che avrà come protagonista Ray Wilson, cantautore scozzese e per due anni cantante dello “storico” gruppo rock dei Genesis, che tornerà a esibirsi dopo dieci anni su un palcoscenico italiano, in un concerto che sarà appunto tutto in favore di NEMO.
Nello spettacolo, che durerà due ore, Wilson sarà accompagnato da una band di nove elementi ed eseguirà tutti i grandi successi della sua carriera, da quelli con gli Stiltskin a quelli con i Genesis, fino ai brani della sua prolifica carriera solista e al recente album Song for a Friend.
Nel corso dell’evento, inoltre, si esibiranno per alcuni brani con il cantante due popstar che hanno trasformato la propria disabilità in tratto caratterizzante, vale a dire Naomis e Alessandro Marella, entrambi affetti da atrofia muscolare spinale, che possono vantare decine di migliaia di visualizzazioni su YouTube delle loro canzoni, come Musica rossetti e SMA o Invincibile.
Ad aprire il concerto saranno gli Anderson Council, una tribute band dei Pink Floyd che ha la particolarità di utilizzare un raffinato impianto audio in quadrifonia, proprio come il gruppo a cui si ispira.

«Il presidente della Ray Wilson Foundation Bartosz Chlebowski e io – dichiara Ray Wilson – abbiamo creato la nostra fondazione no profit a Poznań, in Polonia, nel 2011, semplicemente per restituire qualcosa alla società. Una società che era stata generosa con entrambi, nelle nostre carriere musicali. È un grande onore potersi esibire a Milano per una causa così meritevole ed essere parte di questo evento. Avere una buona salute è una vera benedizione. Potere aiutare chi è in uno stato di bisogno, anche nel nostro piccolo, una benedizione ancora più grande».
«Ogni anno – ricorda poi Renato Pocaterra, segretario generale della Fondazione Serena – il Centro NEMO segue più di 3.600 pazienti con malattie neuromuscolari e sono in corso oltre trenta sperimentazioni cliniche. In questo àmbito il nuovo NEMO Clinical Research Center, con i suoi 650 metri quadrati di nuovi laboratori, rappresenta un importante passo in avanti: risponde, infatti, ai severi standard di qualità previsti dai protocolli delle più importanti ricerche e ci permetterà così di partecipare alle più avanzate sperimentazioni cliniche internazionali e far accedere in anticipo i pazienti italiani a farmaci potenzialmente rivoluzionari».
«La Fondazione Vialli e Mauro – conclude il vicepresidente della stessa Massimo Mauro – finanzia la ricerca sulla SLA e poiché il Centro NEMO è uno dei poli di eccellenza per la ricerca e dato che collaboriamo da tanto tempo, non ci potrebbe essere occasione migliore per proseguire. Un grazie a Ray Wilson per aver deciso di sostenere la ricerca, così come a tutti coloro che contribuiranno al successo di questo evento unico». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@centrocliniconemo.it (Elena Inversetti).

Ray Wilson
Originario di Edimburgo, fa il suo esordio nella band Stiltskin nel 1994, andando in testa alle classifiche di tutta Europa con il singolo Inside, per poi entrare come voce e frontman nel gruppo musicale Progressive Rock Genesis nell’estate del 1996, subentrando al batterista e cantante Phil Collins. Dopo la pubblicazione con il gruppo dell’album Calling All Stations (1997), intraprende un tour europeo dall’ottobre del 1997 all’aprile del 1998. Successivamente pubblica un album con i Cut_, band creata insieme al batterista Nir Z, già parte dei Genesis dopo Collins. In seguito Wilson intraprende una carriera solista di cantautore che lo vedrà autoprodursi e distribuire la propria musica, pubblicando album acclamati dalla critica. Nel 2002 inizia una serie di collaborazioni con DJ di fama internazionale, tra cui nel 2003 lo collaborazione con il DJ Armin Van Buuren per il singolo Yet Another Day, che lo riporterà in vetta alle classifiche continentali.

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