L’Officina dell’Arte ridà vita ai Mari del Sud di Gauguin

Si potrà visitare fino al 18 dicembre a Pordenone “Mosaicamente 10”, nuova edizione del ciclo di mostre basate sui mosaici realizzati nella città friulana dall’Officina dell’Arte, il noto Centro lavorativo per persone con autismo adulte, che fa parte della rete di servizi creati dalla Fondazione Bambini e Autismo. E questa volta il protagonista è “Paul Gauguin nei Mari del Sud”, di cui viene ricreata, con sorprendenti effetti, quella visione “primitiva” e “incontaminata” che l’artista aveva voluto trasmettere ai contemporanei di fine Ottocento

Mosaico dell'Officina dell'Arte di Pordenone da "Vahine no te tiare" ("Donna con fiore") di Paul Gauguin

Mosaico realizzato dall’Officina dell’Arte di Pordenone, tratto da “Vahine no te tiare” (“Donna con fiore”) di Paul Gauguin (1891)

Si potrà visitare fino al 18 dicembre, a Palazzo Montereale Mantica di Pordenone (Corso Vittorio Emanuele), Mosaicamente 10, nuova edizione del ciclo di mostre basate sui mosaici realizzati nella città friulana dall’Officina dell’Arte, il noto Centro lavorativo per persone con autismo adulte, che fa parte della rete di servizi creati dalla Fondazione Bambini e Autismo. Una serie di pregevoli iniziative, seguite anno dopo anno anche dal nostro giornale (nella colonna a destra di questo articolo a destra l’elenco dei contributi da noi pubblicati).
«Queste opere – spiegano dalla stessa Fondazione -, che partendo sempre da Pordenone, sono state poi esposte anche in altre città del Paese, nascono come “collettive”, ovvero con l’apporto sempre più impegnato di varie persone con autismo le quali, sotto l’attenta regia di un maestro mosaicista, danno il meglio per loro possibile».

Dopo gli omaggi dedicati via via a Warhol, Modigliani, Picasso, Guttuso, Van Gogh e altri celebri artisti, il protagonista questa volta è Paul Gauguin, o meglio le sue opere del cosiddetto “ciclo dei Mari del Sud”. «Abbiamo voluto scegliere in questa edizione le opere di Gauguin – sottolineano gli organizzatori -, artista ribelle ed eccessivo in tutto, realizzate direttamente a Tahiti e in altre isole dei Mari del Sud o anche in Francia, ma sempre ricordando i paesaggi e i personaggi che lo avevano colpito in quei luoghi. Il risultato è un “repertorio visivo” fatto di colori abbaglianti e di una natura primordiale e rigogliosa, che nel nostro immaginario – e forse anche in quello dello stesso Gauguin – aveva e ha a che fare con il paradiso incontaminato. Naturalmente questa visione non è più tale oggi e probabilmente non lo era nemmeno ai tempi dell’artista, quei tempi a cavallo tra Otto e Novecento, dove molte certezze si erano infrante, ma questo conta fino a un certo punto, perché comunque questa produzione rimane, quale testimonianza potente di quell’idea, e rimangono oggi i particolari mosaici realizzati dalle persone con autismo che, come in un “gioco di specchi”, hanno ridato vita proprio a quella visione “primitiva” e “incontaminata” che Gauguin ci aveva voluto trasmettere». (S.B.)

La mostra di Pordenone è aperta il venerdì (ore 17-19.30) e il sabato e la domenica (ore 10-12 e 17-19.30). L’ingresso è gratuito e le opere esposte sono in vendita. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: relazioni esterne@bambinieautismo.org.

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