Trent’anni di “Calamaio”, a “sostenere il cielo”

Nel nuovo numero di «HP-Accaparlante», la prestigiosa rivista del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap), si celebra un importante compleanno del “Progetto Calamaio”, l’iniziativa nata nel 1986 ad opera di un gruppo di educatori e animatori con disabilità dello stesso CDH bolognese, che ha finora caratterizzato trent’anni di sfide sull’inclusione, di valorizzazione delle diversità e di partecipazione attiva delle persone con disabilità alla vita sociale e culturale

Copertina di «HP-Accaparlante», n. 5/2016Sostenere il cielo. I 30 anni del “Progetto Calamaio”: è questo il titolo del nuovo numero monografico di «HP-Accaparlante», la “storica” rivista del CDH di Bologna (Centro Documentazione Handicap), edita da Quintadicopertina.
Come dichiarato sin dal titolo, la pubblicazione celebra un importante compleanno del Progetto Calamaio, voluto nel 1986 da un gruppo di educatori e animatori con disabilità del CDH di Bologna e che ha finora caratterizzato trent’anni di sfide sull’inclusione, di valorizzazione delle diversità, di partecipazione attiva delle persone con disabilità alla vita sociale e culturale.
Per festeggiare dunque questo traguardo, «HP-Accaparlante» tratteggia la storia di questa iniziativa, riflettendo sulle nuove attività che negli anni hanno coinvolto i protagonisti, per rinnovare le sfide e indicare possibili direzioni da intraprendere per il futuro.

«Nato come progetto che doveva portare la disabilità nei percorsi educativi all’interno delle classi scolastiche di ogni ordine e grado – ricorda Valeria Alpi, caporedattrice di “Hp-Accaparlante” – il Calamaio “macchia” oggi tantissime realtà diverse: le scuole in primis, ma anche i servizi socio-educativi, le famiglie, i teatri, i musei, le altre associazioni del territorio che non si occupano espressamente di disabilità, i volontari di Servizio Civile, il mondo dell’Università, i servizi di giustizia minorile. Attraverso, quindi, la voce di tutti i protagonisti di questi trent’anni, dagli ex educatori agli insegnanti, dalle persone con disabilità ai volontari, dagli operatori della cultura agli operatori socio-sanitari, la nostra monografia ribalta alcuni stereotipi, per valorizzare le abilità di tutti – quali e quante esse siano – e la possibilità di giocare un ruolo attivo nella propria vita e nella vita collettiva, mettendosi in gioco e facendo del proprio meglio, come il passerotto della storia africana da cui deriva il titolo stesso del numero: Sostenere il cielo».
A spiegare di cosa si tratti è la stessa Alpi: «Un valoroso guerriero masai incontra un uccellino capovolto. All’inizio lo crede morto, poi gli chiede perché stia in quella posizione. L’uccellino risponde: “Ho sentito dire che il cielo sta per cadere e io mi sto preparando per sostenerlo!”. Il guerriero masai si butta per terra a ridere: “Come puoi sperare di sostenerlo tu con quelle zampette che sembrano degli stecchetti di paglia?”. Il passerotto non cambia posizione, ma risponde: “Io faccio del mio meglio, e tu cosa fai?”».

Come sempre, segnaliamo in conclusione, anche questo numero di «HP-Accaparlante» raccoglie una serie di rubriche a tema, in questo caso tutte con un’attenzione specifica all’inclusione: dalla rete di Immaginabili Risorse di Milano all’Agenzia Europea per i BES (Bisogni Educativi Speciali), dalle opere di Angélica Dass al Calcio Camminato. (S.B.)

È possibile acquistare un numero singolo di «HP-Accaparlante» (10 euro in cartaceo, 4,99 in digitale), oppure abbonarsi (anche qui sia in cartaceo che in digitale). Per ogni informazione: abbonamenti@accaparlante.it.

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