Le feste secondo Giovanni

Le feste di Natale e Capodanno vissute da un giovane con autismo e un’interessante graduatoria “rovesciata” delle dieci cose che in quel periodo dell’anno gradisce di meno e di quelle che gradisce più, dai botti di San Silvestro alla processione del Bambino Gesù, passando per le luci di Natale, la Befana, le vacanze scolastiche e la tombola…

Botti per il Capodanno 2017

I botti sono in testa alla graduatoria delle cose meno gradite da Giovanni, in occasione delle feste di Natale e di Capodanno…

Vi siete mai chiesti come “vedono “ le feste occhi diversi dai vostri? Beh, io quest’anno ho potuto esaminare bene Giovanni [il figlio di Rosa Mauro, persona con autismo, N.d.R.], perché sono state feste molto tranquille e perché ormai ha 19 anni e riesce a determinare se qualcosa gli piace o meno. Personalmente ho potuto quindi stilare una classifica e siccome sono un poco strana anche io, sarà una graduatoria al contrario, dalla cosa che gradisce di meno a quella che gradisce di più.
Ecco quindi la classifica delle feste secondo Giovanni. Godetevi una compilation fuori dal comune.

10) I botti di Capodanno. Quelli li odia proprio. Si chiude in una camera con me, il più lontano possibile, e non c’è modo di fargli cambiare idea. Devo dire che però gli do abbastanza ragione. Mai capito a cosa servono. A pari merito c’é la notte di San Silvestro, dove si deve rimanere svegli per forza. Insensato.
9) Le calze della Befana. Ci ho provato, a fargli capire a cosa servono, ma se lui ha voglia di una tavoletta di cioccolata se la compera e le caramelle non le può soffrire. Meglio una calza di pizza, ma non è prevista!
8) la Befana. Ma chi è sta vecchia e perché mai dovrebbe entrare in casa sua?
7) I giochi. La tombola e le carte sono dei misteri assoluti come la nascita dell’universo. Ed è altrettanto misterioso il motivo per cui noialtri decidiamo di giocarci. Lui naturalmente non lo fa.
6) I regali. Sopratutto se sono delle “sorprese”. Lui detesta le sorprese. Ma forse quest’anno il suo primo PC portatile gli ha fatto cambiare parzialmente idea.
5) Fare tardi. Da bambino, non si riusciva a farlo andare a dormire, ma ora ama i suoi riti e verso le 10-10.30 se ne va a letto. Può fare eccezioni (e le farà) alla sua festa, ma per quale motivo aspettare la mezzanotte solo per sentire gli odiatissimi botti, gli sfugge…
4) Stare a casa da scuola. Per un paio di giorni è divertente, ma poi si annoia. Anche perché fa freddo per starsene a bighellonare quando ha qualcuno con cui farlo.
3) Stare con i genitori. Una parte che non è male delle vacanze d’inverno è che papà sta più in casa. È vero, lo fa arrabbiare, però fa parte del gioco. In realtà, lo adora.
2) Le luci di Natale. Gli piacciono, anche se non vede bene. Quando il papà tira fuori gli addobbi natalizi, l’albero, i presepi, è sempre in prima linea.
1) La processione del Bambino Gesù. Unica parte del Natale che gli piace. Si sta tutti insieme e si canta, camminando per le stanze con i bambinelli in mano, che si metteranno nei presepi. La aspetta ogni anno, a volte penso che solo lui abbia capito il vero significato del Natale.

La mia condivisione è finita, ora si torna alla normalità… che secondo Giovanni è la cosa migliore. E pure un poco secondo la sua mamma…

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