Dieci strategie educative per il bambino con autismo a scuola

Sono quelle proposte dal Centro Studio Erickson, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, che ogni insegnante potrebbe adottare per facilitare lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini con autismo. Per approfondirne i contenuti, sarà anche possibile seguire nel pomeriggio di oggi, 3 aprile, un seminario in rete gratuito (webinar) con Dario Ianes, docente ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale e co-fondatore dello stesso Centro Studi Erickson

Bimbo con autismo a scuola«Se dal 60 al 90% di bambini con autismo diventano adulti non autosufficienti – viene sottolineato dal Centro Studi Erickson -, il 15-20% è in grado invece di vivere e lavorare all’interno della comunità con vari gradi di indipendenza, soprattutto coloro che sviluppano il linguaggio entro i 5 anni. L’età scolare, dei 6-7 anni, è quindi un momento decisivo nella storia del bambino con autismo, e anche se in questa fase il carattere dell’intervento è sempre più centrato sulla famiglia, la scuola rappresenta comunque uno spazio privilegiato del progetto terapeutico, considerando che i bambini con autismo trascorrono la maggior parte della loro giornata nell’ambiente scolastico. Fondamentale è pertanto che la scuola comprenda l’importanza di garantire il supporto a questi bambini, per favorire interamente l’adattamento, il benessere e l’inclusione reale».

Per questo, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo del 2 Aprile, lo stesso Centro Studi Erickson ha proposto dieci strategie educative per coinvolgere il bambino con autismo in classe, che ogni insegnante potrebbe adottare per facilitare lo sviluppo cognitivo ed emotivo di questi bimbi. Si può sinteticamente riassumerle così:
1. Osservarlo… per capire la forma di comunicazione che il bambino comprende meglio e quella con cui comunica spontaneamente.
2.Conoscerlo… per individuare i punti di forza e programmare le attività anche in base ai suoi interessi specifici.
3. Costruire la relazione… riducendo la confusione, eliminando le distrazioni ed evitando il sovraccarico cognitivo.
4.Strutturare l’ambiente… definendo gli spazi, organizzando le attività, rendendo prevedibili le relazioni e anticipando i cambiamenti.
5. Definire gli obiettivi… a breve, medio e lungo termine, nell’ottica di un Progetto di Vita che sviluppi maggiormente l’autonomia.
6. Definire compiti e contenuti… di difficoltà adeguata e che favoriscano strategie di generalizzazione.
7. Aiutarlo… utilizzando rinforzi positivi e offrendo aiuti visivi e modelli da imitare.
8. Comunicare… impartendo istruzioni chiare, concise e affermative.
9. Stimolare l’interazione sociale… facendo lavorare il bambino in rapporti uno a uno o in piccoli gruppi.
10. Prepararlo al futuro… utilizzando le storie sociali, la Comunicazione Aumentativa e Alternativa o altre tecnologie assistive che aiutino il bambino a essere autonomo in un contesto di vita reale.

Per approfondire tutti questi temi, sarà possibile nel pomeriggio di oggi, 3 aprile, alle 17, seguire un webinar gratuito (seminario in rete) con Dario Ianes, docente ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale all’Università di Bolzano e co-fondatore del Centro Studi Erickson, che verrà trasmesso sul canale YouTube del Centro stesso. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Ufficio Stampa Centro Studi Erickson (Laura Cometa), laura.cometa@ddlstudio.net.

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